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Ricordati nella messa crismale in cattedrale i preti e i diaconi defunti nell’anno

16 aprile 2025 | 18:00
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Ricordati nella messa crismale in cattedrale i preti e i diaconi defunti nell’anno

Domani (17 aprile) ci sarà la messa «nella Cena del Signore» in cattedrale alle 18,30 con il coinvolgente rito della lavanda dei piedi

Durante la celebrazione della messa crismale, oggi (16 aprile) alle 17 in Cattedrale sono stati consacrati gli oli che poi serviranno per i sacramenti durante l’anno pastorale.

Poi durante la messa, l’arcivescovo Paolo Giulietti, assieme a tutto il clero e ai fedeli presenti, ha ricordato nella preghiera i preti e i diaconi defunti nell’anno appena trascorso: don Giovanni Bruno Martini, monsignor Giuseppe Dini, diacono Gualberto Bergamini, don Carlo Pieretti. Inoltre sono stati ricordati anche gli anniversari di ordinazioni di preti e diaconi che cadono in questo anno 2025: 72° monsignor Remo Pantaleoni; 65° don Giuliano Ciapi e don Ilario Tomei; 60° don Marcello Brunini senior, monsignori Michelangelo Giannotti, don Franco Raffaelli e padre Paolo Biagi (Chierici regolari della Madre di Dio); 50° don Franco Cadorin, don Marcello Brunini junior, monsignor Emilio Citti, don Sergio Di Girolamo, mons. Giovanni Romani e don Giovanni Checchi; 25° diacono Attilio Bertolani, diacono Angelo Fochi e diacono Giuseppe Salani; 1° diacono Angelo Ferrera.

Dopo la messa crismale, le celebrazioni per la Settimana Santa procedono con domani (17 aprile), quando in cattedrale Giulietti presiederà la messa nella Cena del Signore, alle  18,30 nella cattedrale di Lucca. Questa liturgia fa memoria dell’Ultima cena dove avvenne l’istituzione dell’Eucaristia.

Durante la messa si ricordano anche l’istituzione del sacerdozio ministeriale e il servizio fraterno della carità. Infatti l’arcivescovo compirà il coinvolgente rito della lavanda dei piedi, segno di amore che Gesù stesso compì sui discepoli. A questo rito particolare parteciperanno pellegrini giunti a Lucca e ospitalieri delle strutture di ospitalità presenti sul territorio diocesano, ai cui piedi l’arcivescovo si chinerà.

Questa celebrazione, che comunque si svolgerà in ogni comunità della diocesi, dà il via al Triduo pasquale, ossia i tre giorni nei quali si commemorano la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù, che si conclude con la Domenica di Pasqua.