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Lavori alla Chiesa de’ Servi per renderla un auditorium musicale

28 aprile 2025 | 13:23
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Firmato questa mattina (28 aprile) il contratto in comodato d’uso tra la proprietà dell’Arcidiocesi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

La chiesa di Santa Maria de’ Servi a Lucca si appresta a diventare un luogo di musica e cultura grazie alla firma di un contratto di comodato d’uso trentennale tra l’Arcidiocesi di Lucca (ente diocesano per le opere di culto e di religione), proprietaria dell’immobile, e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Sarà proprio la Fondazione a realizzare un importante e necessario progetto di adeguamento funzionale, pensato per trasformare la chiesa in un vero e proprio auditorium musicale per la città. L’atto è stato firmato stamani (lunedì 28 aprile) dall’Arcivescovo di Lucca, monsignor Paolo Giulietti, e dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Marcello Bertocchini.

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“La destinazione ad auditorium della Chiesa dei Servi – spiega Giulietti – rientra nel processo di riqualificazione e riuso del patrimonio immobiliare della diocesi: tale progetto consentirà un opportuno intervento di conservazione e insieme rimetterà a disposizione della comunità un bene che non è più necessario per il culto. In questo senso l’operazione si inserisce in un processo in atto da anni in tutta la Chiesa italiana e per il quale la chiesa di Lucca, diocesi e parrocchie, collabora fruttuosamente con Fondazione Cassa di Risparmio, amministrazioni locali ed enti del terzo settore. C’è ancora molto lavoro da fare; tutti gli oggetti che sono all’interno di Santa Maria de’ Servi verranno trasferiti nella chiesa dei santissimi Simone e Giuda, che diventerà un vero e proprio magazzino e anch’essa esempio di riutilizzo del patrimonio della diocesi”.

“Se di recente – ha commentato Bertocchini – abbiamo presentato progetti di recupero e restauro, come in San Michele e in Sant’Alessandro, oggi all’intervento che preserva il bene vediamo sommato il valore aggiunto di una destinazione d’uso ben definita, che rispetta la storia del luogo e ne esalta una vocazione quasi naturale. Attualmente la chiesa de’ Servi è utilizzata soltanto per una quindicina di giorni all’anno. È quindi giusto intervenire con una ristrutturazione profonda e completa per valorizzarne al massimo le potenzialità. Si tratta di uno spazio con un’acustica superiore rispetto ad altri e, soprattutto, capace di ospitare 300-350 persone: una capienza intermedia tra i piccoli auditorium della città e i grandi spazi del Teatro del Giglio e San Francesco”.

La chiesa da anni ospita eventi culturali di grande richiamo e tra questi, anche numerosi concerti che hanno evidenziato l’ottima resa sonora della struttura rispetto ad altri edifici analoghi.

Il soffitto ligneo a cassettoni, opera seicentesca attribuita a Pietro Giambelli, è da sempre ritenuto garanzia di prim’ordine per un’acustica di grande efficienza. Proprio per questo l’Arcidiocesi e la Fondazione hanno convenuto di avviare un progetto di promozione e valorizzazione culturale, ulteriore segno di una collaborazione che da sempre le unisce, in grado di offrire alla cittadinanza uno spazio rinnovato e di grandi potenzialità nel pieno centro storico del capoluogo.

La Fondazione Cassa di Risparmio doterà la chiesa di una moderna impiantistica e assumerà l’impegno della manutenzione ordinaria per poi coordinarne un programma di iniziative stabile e adeguato all’ambiente. I lavori, che avranno una durata di circa due anni, vedranno un investimento già stanziato di circa 1,6 milioni.

La chiesa

La struttura, già menzionata nei documenti attorno all’anno Mille, fu assegnata all’Ordine dei Servi di Maria alla metà del 1200. Oggi si presenta nella sua edificazione trecentesca a croce latina, con muratura in laterizio, a una sola navata e con transetto e abside rettangolari. Nel corso dei secoli la chiesa si è arricchita di numerose opere d’arte. Tra ‘400 e ‘500, notevoli sono stati gli apporti della bottega del Civitali, tra cui va annoverato l’imponente altare a baldacchino di Nicolao Civitali (1516). L’edificio è di notevole impatto e, anche durante grandi eventi come Lucca Comics & Games o Photolux, ha dimostrato la sua funzionalità che adesso troverà piena e nuova espressione grazie agli interventi programmati.