Rinegoziare un prestito con le banche: ecco come funziona

13 marzo 2021 | 08:00
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Rinegoziare un prestito con le banche: ecco come funziona

La rinegoziazione di un prestito, spesso, si rivela la soluzione più efficace da adottare per chiudere una serie di debiti e per riprendere in mano la propria situazione finanziaria. Può capitare che, dopo aver ottenuto un finanziamento, nasca la necessità di saldare ulteriori rate nate da imprevisti di natura economica.

Un cliente può chiedere di rinegoziare un prestito anche quando la rata mensile va a gravare troppo sulle spese personali, con l’obiettivo di accedere a delle condizioni più vantaggiose, come dei tassi di interesse più bassi.

Quando si parla di negoziare un prestito, generalmente, la soluzione più conveniente è quella di estendere la durata del finanziamento così da alleggerire le rate mensili. Tuttavia, questa non è una strada che le banche preferiscono. Per questo motivo, in questo articolo vedremo come rinegoziare un prestito con le banche.

Come rinegoziare un prestito con le banche

Come anticipato nel paragrafo precedente, non sempre le banche sono disposte ad accettare l’estensione della durata del prestito, in quanto gli istituti di credito devono trarre dei benefici economici da questi movimenti. Online è possibile ottenere tutte le informazioni su come rinegoziare un prestito con le banche, in base al proprio istituto di riferimento.

Tuttavia, spesso è necessario andare incontro alle esigenze dei propri clienti, in particolare quando si assiste ad un periodo di alta crisi economica. Talvolta, infatti, i clienti non riescono ad onorare le obbligazioni contratte e la banca tiene conto di due principali vantaggi provenienti da una rinegoziazione del prestito: scongiurare un mancato rimborso e incassare degli interessi più alti derivanti dall’allungamento del piano di rientro.

Prima di rinegoziare un prestito, è bene distinguere tra due differenti tipologie di finanziamenti: un prestito personale ed il mutuo. Il prestito personale è un finanziamento a breve termine la cui durata non supera i 10 anni, mentre il mutuo è un finanziamento a medio/lungo termine con durata media di 35 anni. In entrambi i casi si può chiedere una rinegoziazione del piano del rientro, modificando il tasso di interesse o allungando la durata del prestito. Generalmente, l’istituto di credito richiede un minimo di rate da pagare che varia dai 12 alle 25 rate.

Il primo passo per ottenere una rinegoziazione del prestito è quello di dimostrare che l’agevolazione derivante dal nuovo importo delle rate è la soluzione migliore per un piano di rientro fluido e sicuro. La banca effettuerà degli accertamenti del caso, come generalmente accade quando si chiede un nuovo finanziamento. Questo accade per verificare l’affidabilità creditizia del cliente, la situazione reddituale e le motivazioni che lo hanno portato a chiedere una rinegoziazione.

Quando conviene rinegoziare un prestito

Rinegoziare un prestito conviene per il cliente e per la banca di riferimento quando questi possono ottenere degli specifici vantaggi. In particolare, è conveniente quando:

  • Il tasso di interesse del momento risulta più vantaggioso;
  • Se ci sono già delle rate pagate;
  • Se non si ha voglia di richiedere un nuovo prestito presso un altro istituto di credito;
  • Se si ha una busta paga che risulta una garanzia per entrambi le parti.

La rinegoziazione di un prestito, in alcuni casi, è sconsigliabile nel caso in cui il cliente è un lavoratore autonomo poiché verrà richiesto un garante. Non conviene anche se le condizioni finanziarie non sono chiare e se il nuovo tasso di interesse risulta più alto.

La surroga di un prestito

In alcuni casi, se la rata del prestito o del mutuo pesa più del dovuto sul bilancio personale, è possibile ricorrere anche alla surroga del prestito, ovvero al cambio banca con portabilità del prestito. Si tratta di una soluzione drastica che, generalmente, è consigliato ai clienti che hanno stipulato un mutuo da poco tempo, oppure in caso di rifiuto di rinegoziazione da parte della propria bianca.

Per surroga di un prestito si intende il trasferimento del prestito da una banca ad un’altra, ottenendo un cambio della rata, la modifica della tipologia di tasso di interesse e la modifica della durata del prestito.