Cei (Idea Service): “Proposti nuovi tagli alle Regioni, Parlamento Ue si opponga”

Rischio di nuovi tagli in vista alle Regioni. La conferma è arrivata oggi, spiega Lido Cei di Idea Service Srl, azienda lucchese che si occupa di consulenze alle imprese. “La settimana scorsa – afferma l’esperto – la commissione Ue ha presentato al Consiglio e al parlamento europeo un pacchetto di riforme dell’Unione monetaria che se approvata taglierebbe già dal prossimo anno i fondi strutturali 2014-2020 destinati alle regioni”.
“L’impatto – aggiunge Lido Cei – può arrivare fino a 27 miliardi di euro pari al 6% della dotazione complessiva dei 5 fondi strutturali (Fesr, fse, feasr, fondo di coesione, e feamp). Per il nostro Paese, secondo beneficiario dopo la Polonia per i fondi di coesione, l’impatto si avvicina a circa 2,5 miliardi su 42 complessivi previsti dai cinque fondi relativi al 2014-2020. L’idea sempre reiterata dalla Germania e dal suo fedele portavoce Junker, nasce dalla volontà di estendere la possibilità di utilizzare l’attuale riserva di performance dei suddetti fondi a sostegno delle riforme strutturali nazionali. Nel 2018 sotto forma di test e dal 2020 in avanti stabilizzandola”.
“Quello della massima spinta verso le riforme nazionali di carattere strutturale che vanno dal mercato del lavoro, alle scuole, alle pensioni, alla giustizia – prosegue Lido Cei – è più che sacrosanta ma nulla la lega alla politica di sviluppo dei territori oggi sostenuta dai fondi europei. Ancor più grave è che questo meccanismo, che speriamo venga rigettato dal Parlamento Europeo, finirebbe per avvantaggiare proprio quei Paesi meno capaci di utilizzare i fondi strutturali europei e che pur di non perdere le risorse le baratterebbero con le riforme nazionali. Si tratta di risorse tremendamente importanti che hanno notevoli ricadute sui territori e che la Commissione Europea non può tornare a ricentralizzare privando le Imprese di risorse oggi sempre più determinanti nell’economia globale”.