Cei: “In agenda l’attenzione verso lavoratori e imprese vittime della trasformazione tecnologica”

Il cambiamento dei processi tecnologici al centro dell’agenda politica, assieme all’attenzione nei confronti delle sue ‘vittime’. E’ quello che chiede Lido Cei, ad di Idea Service. “I processi di trasformazione dell’economia – spiega – sono divenuti sempre più rapidi con l’accorciarsi dei cicli di sviluppo tecnologico che ha reso sempre più frequente l’emergere di tecnologie disturbatrici. La nuova condizione di normalità e quella in cui interi settori industriali sono costantemente spiazzati. Occorre velocemente attrezzare il paese a prendersi cura degli sconfitti, di quei lavoratori e imprese che nel breve periodo sono vittime del cambiamento. A dire il vero alcune iniziative qualche risultato lo hanno prodotto, penso ai lavoratori dei call-center con salvaguardia salariare e il ritorno degli investimenti nei settori dell’alluminio e acciaio. Occorre però sistematizzare questi processi, massimizzando la velocità di intervento”.
“Determinante – prosegue Cei – sarebbe poter intervenire nelle aree di crisi complessa con soluzioni straordinarie come per esempio deroghe al mercato del lavoro e ammortizzatori sociali, semplificazioni/accelerazioni burocratiche, supporto prioritario del fondo di garanzia, eccetera, e cosi accelerare al massimo la ripresa dell’attività industriale. Altra priorità sul tavolo del prossimo governo, che insisto, deve consolidare e proseguire il cammino intrapreso negli ultimi anni è il rifinanziamento dei contratti di sviluppo destinati per l’80 per cento al sud. Auspico che venga costituito un fondo dedicato alla riconversione di lavoratori e aziende spiazzati dalla veloce innovazione tecnologica e dalla globalizzazione. Non esisterà benessere senza imprese e lavoro. Al di fuori di queste linee tutto il resto è demagogia, populismo e anche noia”: