Confcommercio: “Suolo pubblico ai locali, Comune sia celere”

24 marzo 2015 | 14:45
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Confcommercio: “Suolo pubblico ai locali, Comune sia celere”

L’inizio della stagione turistica e i ritardi riscontrati nella concessione del suolo pubblico per i pubblici esercizi, portano il sistema di Confcommercio Lucca ad esprimere alcune considerazioni sull’argomento. “Da alcuni anni – si legge in una nota a firma di Confcommercio, Fipe e Commissione centro storico – Lucca è diventata una città a forte connotazione turistica. Un tempo, il turismo rappresentava una parte minima dell’indotto economico lucchese, ma da tempo si è invece trasformato in una risorsa fondamentale, l’unica forse oggi che consente di tenere a galla l’economia cittadina. I turisti che vengono a Lucca vogliono un’accoglienza all’altezza, chiedono durante la bella stagione di poter degustare i nostri prodotti standosene seduti comodamente all’aria aperta. Questo ha portato tanti imprenditori del settore ad effettuare importanti investimenti economici per migliorare le strutture a propria disposizione, con l’acquisto ad esempio di ombrelloni, sedie e tavolini”.

“I rappresentanti di Confcommercio – prosegue la nota – sono e saranno sempre disponibili nei confronti dell’amministrazione per dar vita a regolamenti che mirino alla valorizzazione del centro cittadino attraverso la concessione di strutture esterne a basso impatto ambientale, essendo gli imprenditori i primi ad avvertire questa esigenza affinché la città sia la vetrina stessa delle proprie attività”. “Ad oggi – aggiungono Confcommercio, Fipe e Commissione -, purtroppo, ci troviamo costretti a registrare le enormi perplessità sul da farsi e il rischio di una inversione di tendenza dal punto di vista degli investimenti, e quindi dell’immagine della città, da parte di numerosi operatori: i continui ritardi nella concessione del suolo pubblico (si tenga conto che la primavera è iniziata già da tre giorni), o le concessioni limitate a brevi periodi di tempo, infatti, lasciano gli imprenditori interessati in una situazione di massima incertezza, che non consente loro di poter programmare la propria attività non solo sul lungo periodo, ma neppure sul medio”. “Appare inoltre di primaria importanza – insistono Confcommercio, Fipe e Commissione centro storico – tener conto anche delle ricadute sul piano occupazionale, per tutti quei ragazzi – studenti e non – che in un lavoro magari stagionale trovano risorse economiche e opportunità”. “La mancanza di certezze e di programmazione – prosegue la nota -, infatti, impedisce agli operatori assunzioni di personale aggiuntivo, svolte invece in gran numero negli anni scorsi. Non ci dimentichiamo che la maggior parte di questi lavoratori stagionali sono ragazzi o ragazze lucchesi, che con il proprio lavoro di alcuni mesi possono permettersi di mantenersi gli studi. La questione, dunque, investe in pieno anche aspetti sociali del territorio di Lucca, e non solo quelli di natura economica”. “Sulla base di tutto questo – chiudono Confcommercio, Fipe e Commissione centro storico -, pertanto, è necessario che il Comune fornisca risposte immediate e definitive in merito a questi problemi”.