Counseling domiciliare: cos’è e come funziona

24 ottobre 2018 | 13:47
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Counseling domiciliare: cos’è e come funziona

Il counseling è un processo che, attraverso il dialogo e l’interazione, aiuta le persone a risolvere e gestire problemi e a prendere decisioni; esso coinvolge un ‘cliente’ e un counselor. Il primo è un soggetto che “sente il bisogno di essere aiutato, il secondo è una persona esperta, imparziale, non legata al cliente, formata all’ascolto, al supporto ed alla guida”. (Oms, 1989) Il fine è quello di aiutare la persona a riconoscere i suoi problemi, a formulare strategie realistiche per la modifica dei comportamenti non soddisfacenti. 

La figura del counselor nasce negli anni ‘30 in America e risponde a tutte quelle persone che pur “non desiderando diventare psicologi né psicoterapeuti svolgono un lavoro che richiede una buona conoscenza della personalità umana”. (Rollo May) La competenza del counselor si situa in primis nell’abilità di relazione e comunicazione con le persone. Gli individui hanno in se stessi ampie risorse per auto-comprendersi e per modificare il loro concetto di sé, gli atteggiamenti di base e gli orientamenti comportamentali. Queste risorse possono emergere quando può essere fornito un clima definibile di atteggiamenti psicologici facilitanti.
Il counseling domiciliare offre una modalità diversa di riflessione, per affrontare difficoltà personali o legate a relazioni familiari. L’ambiente in cui viviamo, la nostra casa, sono uno spazio privato, intimo e ricco di molteplici significati, che riflettono il nostro modo di essere e di vivere. Attivare sessioni di counseling domiciliare permette di avere una visione d’insieme della persona, del suo ambiente e delle sue necessità, che sono fondamentali per stabilire le condizioni necessarie allo svolgimento degli incontri.
Il setting domiciliare che va ad operare dentro il contesto di vita dell’utente, attiva risorse personali e familiari tali da migliorare il benessere della persona e non solo, avendo un occhio di riguardo all’ambiente di convivenza entro cui l’utente è inserito. Il counseling domiciliare permette di evidenziare i nodi che impediscono di vivere serenamente all’interno delle quattro mura, e aiuta a sviluppare l’armonia familiare attraverso una nuova consapevolezza dell’habitat familiare. Il setting domiciliare permette di uscire dall’ambiente standard conosciuto del professionista (sedia, poltrona e scrivania), e dà la possibilità al cliente di esplorare l’ambito dell’abitare come un forte segnale del proprio sé. Tutti possono usufruire di questo servizio, in particolare le persone che per motivi diversi, sono impossibilitati ad uscire dalla propria abitazione.

Patrizia Giannoni
professional counselor, facilitatore gruppi di auto aiuto, esperta in floriterapia di Bach e australiana.
patty.giannoni@virgilio.it
340.8258578 o 338.9250998