
La floriterapia è un metodo di cura dolce, non invasivo e completamente naturale ideato dal medico gallese Edward Bach all’inizio del ‘900, costituito da 38 fiori, i fiori di Bach appunto, che permette di ristabilire l’equilibrio psico-emozionale e quindi anche di influenzare di conseguenza quello fisico, senza sopprimere né combattere direttamente i sintomi, ma attraverso l’attivazione del processo di autoguarigione che è dentro ognuno di noi, favorendo il recupero della salute e del benessere psico fisico.
Quali sono le principali caratteristiche della floriterapia
– L’esplorazione degli stati d’animo e delle emozioni dell’uomo. Le emozioni danno dei segnali indicativi che precedono quelli del corpo; esse sono collegate agli organi e li influenzano, anche gli organi se mal funzionanti influiscono a loro volta sulle emozioni. Perciò conoscendo ed osservando l’aspetto emotivo e mentale di un individuo, si può correggere anche ciò che accade sul piano fisico e viceversa.
– La valorizzazione della persona rispetto alla malattia. La floriterapia non guarda il sintomo con cui la persona si presenta , ma come viene vissuto dalla persona stessa. È un sistema terapeutico che tiene conto dell’individuo nella sua globalità e unicità: anima-mente-corpo.
– Il principio ‘guarisci te stesso’. Edward Bach richiama gli uomini alla responsabilità individuale. Sostiene che ciascuno reca dentro di sé i mezzi per la propria guarigione e non deve aver paura della malattia. Ma perchè ci ammaliamo? Bach aveva una visione trascendente della malattia e dell’essere umano; ciò che noi conosciamo della malattia è l’ultimo effetto prodotto nel corpo (sintomo). Per Bach la malattia origina da un conflitto tra due parti la voce dell’anima e la personalità.
Per saperne di più, ne parleremo giovedì (11 aprile) alle 21 al centro Te.Con.Me. in viale Giusti 391. La serata è gratuita e aperta a tutti.
Patrizia Giannoni
professional counselor, esperta di floriterapia di Bach e australiana, facilitatore di gruppi Ama, studente in psicologia