Coreglia, torna a lavoro dopo la quarantena la sorella del vicesindaco

La titolare del minimarket: “Non mi sono mai sentita sola. Ringrazio la mia famiglia”
Momenti di gioia questa mattina (22 aprile) a Coreglia Antelminelli dove ha ripreso regolarmente l’attività il Punto Sigma gestito da Ebe Molinari, reduce dalla quarantena dovuta al coronavirus. Ad accoglierla, un grande striscione con su scritto “Ben tornata Ebe”. Un piccolo momento di festa non solo per la titolare del negozio ma anche per tutta la comunità dopo giorni difficili.
“Non mi sarei mai aspettata una accoglienza del genere al mio rientro – dice emozionata Ebe Molinari -. Grazie veramente a tutte le persone che mi sono state vicine in questo periodo. Puntualmente ogni giorno mi hanno fatto sentire il loro sostegno, sia a me che al mio compagno, sarebbe stata dura senza il quotidiano appuntamento telefonico con le mie nipotine Ester e Agnese e le mie amiche di sempre. Un immenso ringraziamento va a mio fratello e, soprattutto, a mia cognata Greta ed alla sua famiglia per l’immane lavoro nel rimettere in funzione il negozio”.




“Sono rimasto colpito dall’affetto e dal calore che i paesani di Coreglia e non solo hanno avuto nei confronti di mia sorella e della mia famiglia in generale – afferma Ciro Molinari, fratello di Ebe e vice sindaco di Coreglia -. Per fortuna tutto si è risolto per il meglio, mia sorella Ebe ha ripreso a pieno la sua attività nel negozio di famiglia; quanto accaduto mi ha fatto capire ancora una volta, laddove ce ne fosse stato bisogno, quanto i negozi di paese siano importanti e determinanti da un punto di vista sociale, non tanto per la spesa in se, (importante per gli anziani avere negozi sotto casa o vicino casa), ma soprattutto per un punto di riferimento, per un consiglio, per uno scambio di battute, di vedute”.
“In tantissimi mi hanno fatto pressione affinchè il negozio potesse aprire quanto prima, specialmente in questo momento dove le persone devono limitare al massimo i propri spostamenti – prosegue il vice sindaco -. Abbiamo fatto il possibile ed anche l’impossibile, per sanificare e riaprire in tempi strettissimi ed alla riapertura siamo stati premiati dalla gente che è venuta a farci visita, a fare compere ed a scambiare 2 parole”.
“Sicuramente è una frase fatta – Conclude Molinari – ma mai come in questo caso ho potuto constatare quanto veramente delle cose si sente la mancanza solo quando esse vengono a mancare realmente. Anche perché il negozio di mio padre non ha mai effettuato più di 3 giorni consecutivi di inattività, mai fatto ferie ed è anche per questo se dal 1895 passando per molte generazioni, è rimasto ininterrottamente aperto”.