Un ecografo di ultimissima generazione dalla raccolta fondi per il San Luca

Fra i promotori Bni Toscana Ovest, Capannori eventi, Comitato popolare di piazza San Francesco e la consigliera Cristina Petretti
Una raccolta fondi benefica iniziata durante il lockdown ha portato questa mattina (22 luglio) alla donazione all’ospedale San Luca di Lucca di un ecografo Mindray di ultimissima generazione del valore di oltre 17mila euro dotata di stampante dedicata e sonde per le valutazioni più accurate ed evolute sul mercato.
L’iniziativa benefica è stata portata avanti da Bni Toscana Ovest (organizzazione di business networking), dall’associazione Capannori eventi, dal Comitato popolare di piazza San Francesco e dalla consigliera comunale di Lucca con delega alla sanità Cristina Petretti che, anche con il supporto di Estar ed in particolare del direttore della struttura tecnologie sanitarie per l’Asl Toscana nord ovest Mirco Magnani, hanno scelto lo strumento di diagnostica più adeguato alle esigenze attuali.
La consegna è stata effettuata dai rappresentanti delle rispettive organizzazioni, che si sono prodigate a mettere insieme i donatori con l’obiettivo di portare un contributo al territorio ed alla popolazione più bisognosa di cure: Daniele Pagno, executive director di Bni Toscana Ovest, Jonathan Carlesi, assistant director di Bni Toscana Ovest, Marco Matteoni dell’associazione Capannori Eventi, Pier Luigi Bonamico e Adriano Paoli del Comitato popolare di piazza San Francesco.
I rappresentanti di queste organizzazioni, associazioni e comitati del territorio lucchese hanno evidenziato la loro soddisfazione e quella di tutti i loro colleghi per aver realizzato questo progetto, attraverso il quale hanno voluto esprimere un ringraziamento al personale del San Luca per la professionalità e l’impegno dimostrati nella lotta al coronavirus.
La direttrice sanitaria del San Luca, Michela Maielli, anche a nome della direzione aziendale e di tutto il personale, ha ringraziato i promotori della donazione per la vicinanza umana e sociale, che conferma una volta di più il costante sostegno della comunità lucchese alle attività dell’ospedale.