Fratello e sorella fanno di San Gennaro lo sfondo dell’arte che resiste



Lei aspirante attrice, lui ballerino insieme hanno partecipato al contest ‘OnDance’ per gridare che “la cultura non si ferma”
Da ormai più la chiusura dei teatri ha serrato le porte al mondo della cultura. Un mondo che a suo modo ogni giorno tenta di reiventarsi. E’ così che due giovanissimi ragazzi, fratello e sorella, hanno fatto del loro paese un nuovo palcoscenico dal quale gridare che “l’arte non si ferma”.
Geremia e Miriana Angeli sono due giovani talenti di San Gennaro. Lei ha 15 anni, frequenta la seconda al liceo classico ed è nata con la passione del nuoto. Con la chiusura delle piscine è stata però costretta a reinventarsi e concentrare la sua fresca creatività fuori dall’acqua e dalle sue corsie. E’ così che Miriana si è avvicinata al teatro, ha iniziato a frequentare una scuola di professionisti e non vede l’ora di esibirsi davanti al grande pubblico. A differenza della sorella Geremia fin da subito è entrato nel mondo dell’arte. Dall’età di 6 anni ha iniziato a danzare e ora, che ne ha 12, studia nella scuola Armonia Danza arte e movimento di Capannori. Non esistono per lui stili sconosciuti. Dalla danza classica alla break dance, dalla danza moderna a quella contemporanea Geremia ha imparato a danzare sulle note di ogni disciplina.
Nonostante la chiusura dei teatri i due giovani talenti non hanno però smesso, in questo anno, di dare sfogo alla loro creatività. Hanno così deciso di partecipare al photo contest OnDance lanciato da Roberto Bolle per sviluppare l’arte sulla piattaforma virtuale. Il concorso prevedeva la condivisione di fotografie che immortalassero la danza in palcoscenici cittadini, posando davanti a monumenti emblema dell’arte che rimane e resiste. E così che Geremia ha deciso di portare la pieve di San Gennaro sul palcoscenico virtuale di un progetto che da ieri (8 aprile) rende pubblico il legame tra danza e teatro, tra fratello e sorella, tra la passione di Geremia e quella di Miriana.
Un legame che ai due piace sintetizzare in una frase: “L’arte e la cultura non si fermano”.