Bullismo in rete, webinar con gli esperti all’Isi Machiavelli

22 aprile 2021 | 08:09
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Bullismo in rete, webinar con gli esperti all’Isi Machiavelli
Bullismo in rete, webinar con gli esperti all’Isi Machiavelli
Bullismo in rete, webinar con gli esperti all’Isi Machiavelli
Bullismo in rete, webinar con gli esperti all’Isi Machiavelli
Bullismo in rete, webinar con gli esperti all’Isi Machiavelli

Sono stati esaminati i rischi del web per i giovani

Venerdì scorso (16 aprile), sulla piattaforma on line dell’Istituto Machiavelli di Lucca e in diretta streaming, si è svolto il secondo incontro sui pericoli della rete dedicato agli alunni del biennio dell’Isi e alle loro famiglie.

Il webinar era incentrato sul patto di corresponsabilità tra le due principali agenzie educative: scuola e famiglia, in un’ottica di coinvolgimento fattivo e di consapevolezza condivisa, finalizzato alla prevenzione del fenomeno del cyber bullismo che, purtroppo, è spesso sottovalutato nonostante l’emergere di dati significativi che quantificano l’aumento dei casi soprattutto tra gli adolescenti.

La dirigente scolastica, Mariacristina Pettorini, ha illustrato le finalità dell’evento, ringraziato gli esperti di settore ed ha lasciato la parola alla dirigente dell’Usp di Lucca e Massa Carrara, Donatella Buonriposi, che ha sottolineato l’importanza della presenza dei genitori all’iniziativa.

Alessandra Mercantini, pedagogista, mediatore penale, familiare e scolastico, esperto esterno del centro giustizia minorile e di comunità, ha centrato il suo intervento sulle modalità di ascolto e accoglienza nei confronti delle vittime, ma anche dei bulli, in una prospettiva che tenga conto non tanto e non solo delle necessarie e prescritte ‘punizioni’ ma anche di una giustizia riparativa che favorisca e sostenga un percorso di mediazione all’interno del conflitto.

In questo senso, grazie alla sua esperienza, Mercantini ha fatto riferimento ad alcuni casi affrontati dal suo ufficio in questi anni e alle modalità di risoluzione agite per conoscere, comprendere e approfondire le cause e i meccanismi che hanno generato un comportamento aggressivo o violento nei confronti, ad esempio, di un compagno di scuola.

Nello specifico ha sottolineato l’importanza dell’educazione ai sentimenti da parte degli adulti, l’utilizzo di un ascolto attivo con un linguaggio più comprensibile per i giovani al fine di trovare vie di uscita non aumentando i sensi di colpa.

L’Ispettore superiore Massimo Sodini, della questura di Lucca, ha rappresentato l’indispensabile ricorso ai servizi territoriali messi in campo dalla polizia per accogliere adolescenti e famiglie che vivono l’esperienza, spesso drammatica, di fatti dovuti al bullismo in ogni suo aspetto. Tra le azioni di prevenzione attivate dalla Polizia spicca una applicazione che si chiama Youpolche può essere scaricata gratuitamente sui cellulari e che offre un contatto immediato per segnalare episodi di bullismo o cyber bullismo anche in forma anonima.

La call conference ha suscitato molto interesse e partecipazione vista l’attualità della tematica e la presenza di relatori che operano da anni nella prevenzione e nella gestione di un fenomeno che presenta tutti gli aspetti di un disagio e di una sofferenza sociale che si riversano anche nei social presenti in rete.