Altri alberi abbattuti nei giardini della scuola, il comitato presenta un altro esposto

26 luglio 2021 | 12:10
Share0
Altri alberi abbattuti nei giardini della scuola, il comitato presenta un altro esposto

Il gruppo di cittadini: “Nessuna autorità è intervenuta a fermare questo scempio”

Alberi abbattuti nei giardini delle scuole elementari in piazzale Aldo Moro, scatta un nuovo esposto alla procura. A presentarlo sarà il comitato di quartiere Per San Concordio, più volte mobilitato contro il taglio degli alberi nelle zone adiacenti.

“Il Comune sta abbattendo i grandi abeti che si trovano nei giardini delle scuole elementari e materne in piazzale Aldo Moro. Perché? Perché ha deciso di spostare la Galleria coperta, dalla Montagnola, a dentro i giardini delle scuole, abbattendone anche il muretto di recinzione, con ringhiera, per circa 150 metri – si chiede il comitato -. Un rimedio che è peggiore del male, dalla padella nella brace. Il tutto senza conformità urbanistica. Ma chi ci abbiamo messo in Comune? Come ragionano?”.

“Molto probabilmente si tratta del progetto che prevede anche l’abbattimento del muretto di recinzione della scuola medesima, per realizzare la strada coperta prevista nei Quartieri Social – scrivono ancora dal comitato -. Questo abbattimento segue quello del luglio scorso anno dei cedri del Libano, sanissimi, per fare posto ai parcheggi auto di piazza Aldo Moro. Nessuna autorità è intervenuta a fermare questo scempio“.

“Undici  grandi alberi – rincarano poi dal comitato in serata – sono stati abbattuti stamani dentro i giardini delle scuole in piazzale Moro, perchè la galleria coperta ora passerà dentro questi giardini, con in aggiunta anche una pensilina per la sosta degli scuolabus”. Per il Comitato si tratta di “una decisione insensata, e poiché non è sanabile la mancanza di conformità urbanistica, annuncia nuovo esposto in procura e ricorso al Tar“.
“Il taglio – si sostiene -, non preceduto da alcuna motivata delibera di abbattimento pubblicata sull’albo pretorio, segue, ad un anno esatto di distanza il taglio dei cedri del Libano nella stessa piazza. Perché questo ennesimo scempio? Perché il Comune, con determina dirigenziale del 2 luglio scorso, ha modificato in corso d’opera il progetto, già appaltato, della Galleria Coperta. La strada, larga 4 metri con fondazione a platea in cemento armato, coperta con una pensilina lunga circa 310 metri alta a sua volta 4 metri, non attraverserà più il parco della Montagnola, ma  passerà  dentro i giardini delle scuole materna ed elementare “Collodi”. Un rimedio, secondo il Comitato Per S.Concordio, che  è peggiore del male”.
“Oltre all’abbattimento dei grandi alberi, ancora in corso – è la ricostruzione del comitato -, verrà demolito il muretto lungo circa 150 metri che separa i giardini delle due scuole dal parcheggio di piazzale Moro, con la relativa ringhiera in ferro. Si tratta di recinzioni utili e funzionali, che a nessuno sarebbe venuto in mente di demolire. Una bella fetta di giardino sarà tolta alle due scuole, nella città ove, secondo uno studio di Legambiente, i metriquadri di verde per ogni bambino, nei giardini scolastici. sono già pochissimi. La galleria poi proseguirà verso via Savonarola, tagliando in mezzo i campi sportivi del Lucca 7 e un lembo dei Chiariti.  Non si capisce come il dirigente scolastico professor Carignani abbia potuto dare il suo assenso a far spostare la costruzione della galleria coperta dentro i giardini delle scuole, premesso che, così come il progetto originario, anche questo non è conforme al regolamento urbanistico. Ancora meno si capisce come possa aver autorizzato di far fare la pensilina per la sosta dello scuolabus dentro il giardino della scuola, e per far questo abbattere grandi alberi sanissimi, al fine di “togliere la sosta dello scuolabus dal parcheggio, e recuperare così posti auto nel parcheggio”. Come dire: sotto le finestre dove i nostri ragazzi passano molte ore al giorno, leviamoci queste conifere, che fanno tanta aria pura, e mettiamoci i gas di scarico dello scuolabus in sosta. Questo progetto ovviamente, seconda variante in corso d’opera alla Galleria coperta, non lo ha visto nessuno, lo abbiamo chiesto con pec di accesso agli atti il 2 di luglio, non ci hanno mai risposto. Siccome la variante in corso d’opera non può sanare la mancanza di conformità urbanistica, il Comitato annuncia nuovo esposto alla Procura e valuterà la proposizione di ricorso al Tar”.