Renzi a Viareggio contro reddito di cittadinanza e Csm: “Il green pass? È uno strumento di libertà”

L’ex premier a tutto campo al Principe di Piemonte attacca il Pd sulle banche. E su Casini presidente della Repubblica: “Chi ha guidato Camera e Senato può farlo”
Pronto alla ripresa dopo le vacanze a sostenere un referendum contro il reddito di cittadinanza se non ci sarà un cambiamento di rotta, la proposta forte di sfruttare l’occasione di una riforma strutturale della giustizia prendendo spunto dal rinnovo del Csm nel 2022. Ma lanciando dei siluri che hanno una destinazione precisa come il vice presidente dello stesso Csm David Ermini.
Un Matteo Renzi come di consueto molto franco e diretto nell’appuntamento de Gli Incontri del Principe al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Rispondendo alle domande del conduttore, l’inviato speciale de Il Giornale Stefano Zurlo, il leader di Italia Viva ha parlato a tutto campo.



Reddito di cittadinanza “Non funziona, lo dimostrano i numeri. È andato anche a favore di gente che è legata alla criminalità organizzata e non ha combattuto la povertà. Oggi la priorità è cambiarlo. Chiederemo che quei fondi destinati a chi vive di sussidi vadano investiti per creare lavoro. Noi al governo abbiamo stanziato miliardi contro la povertà. Bisogna aiutare la gente a non diventare povera e per combattere la povertà si creano posti di lavoro come è stato con il Jobs Act. Io rispetto Draghi che fa il suo mestiere, io faccio il mio. Il Pd che non ha votato il reddito ora è a favore. L’unica soluzione è il referendum se non cambiano le cose”.
Tema Green Pass. “Vaccinarsi deve essere un obbligo per docenti medici e infermieri. Il green pass è uno strumento di libertà e la dittatura sarebbe tornare al disastroso lockdown”.
Giustizia Il leader di Italia Viva ha avuto parole durissime contro il sistema giudiziario e sul vertice non togato del Csm. “I miei genitori – dice Renzi – negli ultimi anni dopo una vita normale sono diventati Bonnie e Clyde. Al di là della vicenda personale il problema è quello di finire una volta per tutte quella che ho definito La Guerra dei trent’anni e l’occasione è l’elezione del Csm nel 2022 perché la politica non può più condizionare la giustizia. David Ermini è stato eletto vice presidente del Csm da quel Sistema, figlio di accordi sotterranei e il fatto che rimanga al suo posto è un atto ipocrita da parte sua. Il mio libro Contro corrente che presento stasera è un inno contro l’ipocrisia. E non accetto lezioni dal Pd e da Andrea Orlando che si è accordato con Michele Emiliano e insieme hanno sdoganato Casa Pound. Lo stesso Orlando disse che non sarebbe mai andato al governo con la Lega ma lo ha fatto. Io ho sbagliato con Bonafede ma poi ho rimediato”.
Caso Mps “Si sa quando sia stata negativamente decisiva una parte della politica per i destini di quella banca. Io scelsi simbolicamente di chiudere il mio tour elettorale nel 2012 a Siena per dire che una certa sinistra aveva fatto i più sciagurati sbagli della storia bancaria. L’intreccio Toscana e Puglia aveva come punto di riferimento l’onorevole Massimo D’Alema. È una constatazione, un dato di fatto. Con Banca Etruria ci hanno messo sotto scacco dipingendoci come una lobby pericolosa. Una storia montata ad arte contro di noi e allora parliamo di Banca 121, Antonveneta. Come si esce dal caso Mps? Ci dobbiamo fidare del lavoro che sta facendo il governo e spero che gli esuberi di personale siano il meno possibile. Qualsiasi operazione e soluzione su Siena deve risolvere i problemi di una parte della sinistra che è responsabile e non è certo Enrico Letta”.
Il leader di Italia Viva definisce il suo “un partito airbag che ha salvato l’Italia in molte occasioni”.
Infine, il Ponte sullo Stretto. “Chi è contro il Ponte sono coloro che sono stati contro i grandi eventi come l’Expo. Il Ponte è un’alternativa per il Sud. Chi è per il reddito di cittadinanza – ha sottolineato Renzi – è contro il ponte e a favore dei sussidi: tu mi dai l’assegno e io ti do il voto”.
Presidente della Repubblica “I cavalli di razza non l’hanno mai fatto. Se porti il nome su cui punti alla prima votazione vuol dire bruciarlo. Il nostro lavoro per Mattarella fu straordinario. Nel 2022 la destra avrà più voti della sinistra ma non bastano, e la destra spero che aprirà il confronto e non lo aprirei con Italia Viva soltanto ma con tutti e la maggioranza deve essere più ampia possibile. Un nome può essere Pierferdinando Casini? Chi ha fatto il presidente di Camera e Senato può fare il presidente della Repubblica“.