Tredici campanari per l’Angelus solenne alla vigilia della Santa Croce

Una iniziativa per celebrare l’appuntamento più atteso dell’anno
Tredici campanari per il tredici settembre, vigilia della grande festa di Lucca. L’Associazione campanari lucchesi conferma la tradizione e anche quest’anno alla vigilia della solennità, alle 12 di lunedì (13 settembre), suonerà l’Angelus solenne dai seguenti campanili: chiesa cattedrale di San Martino a campane ferme; chiesa dei Santi Giovanni e Reparata a doppio; chiesa di San Pietro Somaldi a doppio e chiesa di San Tommaso in Pelleria a doppio. La sera invece saranno presso la basilica di San Frediano a suonare prima della partenza della tradizionale processione della luminara, dalle ore 19 alle ore 20. Dopo tantissimo tempo quindi risuonerà a doppio lucchese per questa occasione un campanile delle tre chiese principali della città di Lucca. Infine si sposteranno sulla torre campanaria della chiesa cattedrale di San Martino per l’arrivo della processione.
Questi i tredici campanari che saranno protagonisti della festa: Andrea Giampaoli di Sant’Anna, Giacomo Lombardi di Sant’Anna, Alfredo Luchi di Parezzana, Michele Quilici di Ciciana, Delio Cecchettini di Piazza di Brancoli, Marco Battaglia di San Donato, Romeo Menchise di San Donato, Lorenzo Oddi di Viareggio Santa Rita, Giovanni Della Santa di San Pancrazio, Mauro Moscardini di Riana di Fosciandora, Renato Paterni di Monsagrati, Angelo Nardini di Migliano di Fosciandora, e il presidente dell’Associazione Giuseppe Bernini di Ripoli di Cascina.
L’Associazione campanari lucchesi è nata cinque anni fa, il 14 settembre 2016, ha sede nei locali della Parrocchia di Sant’Anna a Lucca. Ne fanno parte 58 soci provenienti da varie parrocchie sparse in tutta l’Arcidiocesi di Lucca, dalla Piana Lucchese alla parte meridionale della Media Valle del Serchio, fino alla Versilia. Obiettivi dell’Associazione, che non ha fine di lucro sono: il divulgare l’arte campanaria secondo le regole del culto cattolico e della tradizione lucchese; educare vecchi e nuovi campanari alla cultura campanaria in tutte le sue forme e tradizioni; migliorare la tecnica di esecuzione delle suonate a doppio lucchese da parte dei singoli campanari o gruppi parrocchiali; tutelare e disciplinare i diritti di chi pratica il suono delle campane di fronte agli amministratori dei campanili e delle comunità che li accolgono.