No alle guerre e alle bombe contro il popolo palestinese, il Forum della pace di Lucca in presidio a piazza San Michele

19 ottobre 2023 | 18:22
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Molte le sigle politiche, associazionistiche e sindacali presenti alla manifestazione

Bombe sulla striscia di Gaza, popolazione senza acqua, luce ed energia e i morti che già si contano a migliaia. Sono queste le ultime drammatiche notizie che giungono da medio oriente, dopo la controffensiva israeliana seguita dall’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre. Di fronte a questo orrore anche Lucca non tace e molte sigle politiche, sindacali e associazionistiche si sono date appuntamento in presidio, oggi (19 ottobre), sotto il Loggiato pretorio in piazza San Michele.

Sventola la bandiera della pace sotto il campanile, assieme a quella dei Cobas, Anpi, Potere al Popolo, Emergency, Cgil, Arci, Libera e molti altri, che da giugno si sono riuniti nel Forum per la pace di Lucca, per dire no ad ogni tipo di guerra, proprio come dettato dall’articolo 11 della Costituzione che dice testualmente che “l’Italia ripudia la guerra (…)”.

“Oggi siamo qui per la Palestiana – dice Alessandra Vecoli di Anpi -, se a giugno ci sembrava incredibile la guerra in Ucraina, purtroppo successivamente ne sono successe ancora. Dall’esodo forzato in Armenia, alla situazione esplosiva nella striscia di Gaza che è frutto di 80 anni di ‘apartheid’, si potrebbe dire. Perché c’è un popolo costretto a non poter esercitare i diritti fondamentali, sanciti a livello internazionale, di conseguenza la situazione diventa esplosiva.”

“Anche alcuni israeliani prendono posizioni avanzate rispetto a tanta politica e informazione che circola in Italia. Noi – conclude -, come forum non potevano stare fermi, ma dovevamo unirci per esprimere la solidarietà al popolo palestinese”.

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“La prima cosa è fermare il massacro di Gaza – dice Rino Capasso di Cobas -. Noi siamo lontani anni luce da Hamas che è un’organizzazione fondamentalista interessata solo alla guerra di religione e riteniamo orribile l’eccidio del 7 ottobre. Ma, non si può rispondere ad un massacro con un altro massacro. Il popolo palestinese è in un carcere a cielo aperto, non può uscire, non può spostarsi ed è sottoposto a 12 giorni di bombardamenti. Bisogna fermare il massacro e poi trovare il modo di costruire uno stato laico multiculturale, multietnico. Che sia veramente uno Stato di diritto, come non può esserlo Israele quando ci sono leggi diverse per gli arabi”.

Oggi si individua l’organizzazione di Hamas con il popolo palestinese, in realtà questa è una visione troppo semplicistica, spiegano dalla manifestazione: “Non possiamo farlo, il popolo palestinese da molti anni è stato guidato da organizzazioni laiche – prosegue Capasso – È vero che c’è un consenso, ma questo nasce dalla situazione di oppressione a cui sono stati costretti. Israele applica, verso la striscia di Gaza, dei comportamenti coloniali, tutto dipende da loro, acqua, gas, luce e come le vecchie colonie gli erode continuamente territorio”.

Il Forum per la pace di Lucca Ripudiamo la guerraè composto da tante associazioni, forze politiche e sindacali oltre a singole persone, tra cui Anpi Lucca, Anpi Capannori, Arci Lucca-Versilia, Associazione Senza Confini, Associazione aeliante, Associazione Multidee, Associazione Schierarsi, Comitato La voce degli Alberi di Pietrsanta, Cgil provinciale di Lucca, Comitato Possibile LuMaCa, Emergency Lucca, Libera Presidio di Lucca “ Giuliano Guazzelli”, CLN Lucca, Rifondazione comunista, Sinistra Con, Sinistra Italiana, Società di Mutuo soccorso G. Garibaldi.

All’iniziativa hanno aderito anche Unione Popolare Lucca, Cobas scuola Lucca e realtà associative del mondo cattolico.