Il lucchese Stefano Cecchini sul podio della durissima Ötztaler Radmarathon

1 settembre 2024 | 20:52
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Il lucchese Stefano Cecchini sul podio della durissima Ötztaler Radmarathon

227 chilometri con un dislivello di 5500 metri non hanno spaventato il 46enne reduce da un infortunio due mesi fa

Grande risultato per un lucchese alla Ötztaler Radmarathon. Stefano Cecchini finisce sul podio della Gran Fondo più dura.

Ancora avvolti nel buio, alle 6,30 sono partiti 4226 temerari tra i quali 341 donne, che con una temperatura favorevole di 12 gradi hanno riempito le rispettive griglie di partenza e creato il lungo serpentone che in 12 minuti è partito alla conquista della gara di 227 chilometri con un dislivello di 5500 metri e i temutissimi passi che caratterizzano questa competizione giunta alla sua 43. edizione. Clima buono per gran parte della manifestazione, necessario per reggere la fatica e le molte ore in sella per i concorrenti provenienti da 40 nazioni, i tedeschi i più numerosi seguiti da austriaci e italiani 622 (di cui 47 donne).

Una gara che è cresciuta sempre di più e nel segno della tradizione. La prima edizione risale al 1982 con 115 partecipanti ed è rimasta fedele al suo unico percorso. Oggi è tra le granfondo internazionali più ambite, una sfida che in molti vogliono affrontare con 24.000 richieste di partecipazione ma alla quale accedono solo i fortunati 4mila sorteggiati.

Un percorso unico per tutti di 227 km con 5500 metri di dislivello, chiuso in gran parte al traffico veicolare e un unico obiettivo per tutti: terminare la gara. L’avvio alle 6,30 da Sölden nella valle tirolese dell’Ötztal, da dove il serpentone di ciclisti ha proseguito verso il fondovalle dell’Ötztal per poi affrontare il Kühtai (2.020 metri), il primo passo dopo una discesa di circa 20 chilometri. Il percorso, in direzione Brennero (1.377 metri), ha sconfinato in Italia a Vipiteno, scalando successivamente i passi Giovo (2090) e il temutissimo Rombo (2509 metri), per poi fare ritorno a Sölden in Tirolo. Gli abituali 5500 metri di dislivello, sono suddivisi su 40,5 chilometri di percorso pianeggiante, 95,7 di salita e 101,9di discesa.

E’ stata una gara segnata da tempo buono anche se nuvoloso con temperature nella media stagionale, condizioni climatiche che hanno favorito gli atleti nelle loro performances e un trionfo con tempo quasi da record. Il vincitore è volato in solitaria distanziando i tre inseguitori, a poche centinaia di metri dall‘arrivo la volata di Leopold inseguito da Cecchini che ha cosi commentato la gara: “Due mesi fa un infortunio e oggi questa gara che mi piace sempre. Il vincitore imprendibile ma a 46 anni sono soddisfatto di questo ennesimo successo” .