Tomaso Montanari ospite di Unicoop al Real Collegio: “La cultura? È la capacità di giudicare chi ci governa”
Il rettore dell’università per stranieri di Siena: “È una forma di resistenza, di indipendenza e di libertà, forse è la più importante”
Secondo giorno dei “Dialoghi nei territori” di Unicoop Firenze, ieri (28 gennaio) al Real Collegio si è tenuto l’incontro sulla cultura di fronte ad un ospite d’eccezione, il Rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari. Quasi un centinaio le persone che hanno partecipato, provenienti da associazioni che si occupano di cultura in provincia di Lucca. Scopo dell’iniziativa mettere a dialogo le varie organizzazioni per generare nuovi spunti di riflessione sul tema della cultura sul nostro territorio.
I partecipanti, suddivisi in tavoli di lavoro, hanno risposto a tre domande: Quali sono oggi i bisogni urgenti su questo territorio rispetto al tema cultura? Quei fenomeni in cui è necessario fare una riflessione condivisa. Quali sono le opportunità? Mettere in evidenzia quali sono le risorse materiali e immateriali che possiamo a valorizzare. Infine, quali sono le buone pratiche? Sulla base della propria esperienza, individuare le pratiche più virtuose che hanno generato un impatto significativo a livello culturale.
Queste domande serviranno per capire come sarà tra 10 anni la cultura sul nostro territorio.

“Mi fa molto piacere essere qua per questo genere di iniziative per riflettere sul senso della cultura – spiega il Rettore Tomaso Montanari -. Ci chiediamo spesso come organizzarla, come condividerla, più raramente ci chiediamo a cosa serve e non è una domanda oziosa, perché dalla risposta a questa domanda dipende che cultura si costruirà. La mia risposta è che la cultura oggi è, pensiero critico, è capacità di giudicare chi ci governa, queste sono parole di Claudio Abbado. E’ una forma di libero esame, per prendere l’espressione che risale ai tempi delle riforme protestanti, in un mondo in cui invece la libertà manca ogni giorno, si va rarefacendo, in cui l’informazione, il controllo dei fatti, le opinioni sono controllate in modo ferreo da un gruppo sempre più ristretto di grandissimi ricchi che governano direttamente ormai l’Occidente. La cultura è una forma di resistenza, una forma di indipendenza, di libertà, forse è la forma più importante di libertà”.
Di fronte a questo scenario, come vede il mondo della cultura tra 10 anni?
“Per adesso non sono molto ottimista – dichiara Montanari -, spero che tra 10 anni ci sia il mondo innanzitutto, perché non è scontato che sia così. Credo che dovremmo vedere una reazione in Occidente, può darsi che l’Occidente sia ad un giro di boa, non dico finale, ma drammatico. Però penso anche che ci sia tutto il resto del mondo, un vasto mondo, un grande mondo. Mi colpisce, per esempio, che il mondo arabo e i palestinesi guardino come un paese modello a nessuno di quelli paese occidentali, ma guardano al Sudafrica”.


Durante la presentazione dell’incontro sono stati esposti i dati che Unicoop ha raccolto sul mondo della cultura in provincia di Lucca. L’offerta culturale sul nostro territorio è rappresentata da diversi dati, la presenza di 28 biblioteche ogni 100mila abitanti, una media più bassa di quella regionale di 36. Sono 14 ogni 100mila abitanti invece i musei, le gallerie, i siti archeologici e i monumenti, un dato perfettamente in linea con quello della Toscana. Le scuole e i laboratori sono 113 ogni 100mila abitanti, un dato maggiore della media regionale di 103. La disponibilità di posti in asili nido è 30 ogni 100mila abitanti, con una media di 36 in Toscana. Altra offerta culturale a Lucca è rappresentata dai grandi eventi: Lucca Summer Festival con 240mila spettatori paganti, Lucca Comics & Games con 800mila visitatori di cui 270mila paganti e il Carnevale di Viareggio con 361mila presenze.
Unicoop ha effettuato anche un’indagine statistica realizzata da Nomisma nel 2023, su un campione di residenti della provincia di Lucca, suddivisi per fasce d’età, il 25% under 30, il 30% tra i 31 e i 44 anni, 25% tra i 45 ai 54 anni e il 20% over 55. Secondo l’indagine, sul nostro territorio per avvicinare le persone alla cultura si dovrebbe facilitare la partecipazione organizzando situazioni di gruppo come gite e viste. Altra cosa importante secondo i lucchesi, sono gli investimenti sugli spazi dedicati all’arte e la cultura, aprendone di nuovi e migliorando quelli già esistenti.
A Lucca i canali di fruizione dei contenuti culturali arrivano per lo più (54%) da televisione e radio, social media (40%), servizi streaming (37%), piattaforme onliine (34%), riviste e giornali (23%). Tra le attività maggiormente diffuse: andare al cinema (49%) e visitare musei e siti archeologici (44%). Invece, tra le attività di nicchia: partecipare a concerti (36%), partecipare a festival (26%) e assistere a spettacoli teatrali (24%).

Iniziative in ambito culturale di Unicoop
Molte delle risorse di Unicoop Firenze finiscono sul territorio regionale tra cui anche Lucca, un milione di euro vanno nelle attività culturali, 8,3 milioni è la spesa per l’acquisto di biglietti per le iniziative che promuovono e 9,3 milioni per le attività culturali che sostengono. Tra le iniziative sul nostro territorio si ricorda, la raccolta fondi per il restauro e la riqualificazione del Tempietto del Nottolino per un totale di 110mila euro, il sostegno alle realtà culturali in provincia di Lucca, come teatri, cinema e musei con visite esclusive per soci e promozioni dedicate, con lo scopo di favorire l’accesso alla cultura e tutelarne il patrimonio e la presenza di biblioccop nei punti vendita Unicoop.

Oggi (30 gennaio) si terrà un altro incontro sul tema della solidarietà a cui parteciperanno molte associazioni del terzo settore di Lucca e provincia.