Sic transit gloria mundi vince il Carnevale di Viareggio 2025: la “papessa” al primo posto

In seconda categoria vince Matteo Raciti. Tutti i riconoscimenti e i premi collaterali dell’edizione di quest’anno
È il carro di prima categoria Sic transit gloria mundi di Carlo e Lorenzo Lombardi a vincere il Carnevale di Viareggio anno domini 2025.
“La costruzione allegorica – è la descrizione – narra l’immaginaria elezione di una papessa come guida della chiesa cattolica. Pur trattandosi di una figura inesistente, questa narrazione, evocativa e provocatoria, serve a stimolare una riflessione profonda sul ruolo delle donne all’interno della chiesa di Roma. Sollecitando una nuova visione di inclusività e uguaglianza, mettendo in discussione le tradizioni secolari e aprendo la strada a una rinnovata inter- pretazione del ruolo femminile nella fede e nella governance ecclesiastica”.

A vincere, in seconda categoria. è stato il carro È tardi è tardi e tardi di Matteo Raciti.
“Nella frenetica società della performance – è la descrizione – non abbiamo mai tempo. Come nevrotici e stressati bianconigli dobbiamo stare sempre al passo degli altri, vincere ad ogni costo, avere successo, apparire. La costante insoddisfazione ci spinge verso obiettivi spesso irraggiungibili, senza conoscere le nostre più intime aspirazioni e ciò che ci rende davvero felici”.

Le graduatorie
Carri di prima categoria
1. “Sic transit gloria mundi” di Carlo e Lorenzo Lombardi
2. “Il mostro ha paura” di Jacopo Allegrucci
3. “Come tu mi vuoi” di Umberto, Stefano, Michele e Jacopo Cinquini
4. “Per una sana e robusta Costituzione” di Alessandro Avanzini
5. ”La tempesta” di Lebigre e Roger
5. “Nuova generazione… balliamo sul mondo” di Roberto Vannucci
7. “Social” di Massimo e Alessandro Breschi
8. “La felicità è come una farfalla” di Luigi Bonetti
9. ”La grande condottiera” di Luca Bertozzi
Carri di seconda categoria
1. “É tardi è tardi è tardi” di Raciti
2. “Gli ultimi eroi dell’innocenza” di Fabrizio e Valentina Galli
3. “What about us: che ne sarà di noi?” di Luciano Tomei e Antonio Croci
4. “Dammi un bacino!” di Priscilla Borri.
Mascherate di gruppo
1 Silvano Bianchi
2 Michelangelo Francesconi
3 Edoardo Ceragioli
4 Giacomo Marsili
5 Marzia Etna e Matteo Lamanuzzi
6 Vania Fornaciari e Roberto De Leo
7 Giampiero Ghiselli
8 Stefano Di Giusto
Mascherate isolate
1 Sara Culli
2 Andrea Giulio Ciaramitaro
3 Lorenzo Paoli
4 Alessandro Vanni
5 Simona Francesconi e Edoardo Spinetti
6 non assegnato
7 Raffaele Morvillo
8 Alessandro Mattiello
Premio colore a Giacomo Marsili
Premio modellatura a Matteo Raciti
Premio scenografia a Jacopo Allegrucci
Premio Allegoria a Fabrizio Galli
Premio della critica a Carlo e Lorenzo Lombardi
Premio fantasia a Michelangelo Francesconi
Premio miglior bozzetto a Lebigre e Roger
Premio tradizione a Alessandro Avanzini
Premio all’opera più brillante a Mazia Etna e Matteo Lamanuzzi
Premio speciale al movimento più spettacolare a Umberto Stefano Michele e Jacopo Cinquini
Menzione speciale per l’innovazione a Social di Massimo e Alessandro Breschi
Premio alla miglior colonna sonora “a Figli di Maria”
Premio miglior costume dei carri allegorici a Alessandro Avanzini
Prima dell’inizio della sfilata, un quarto d’ora prima del triplice scoppio del cannone, sulle sulle tribune di piazza Mazzini si è tenuta la premiazione dei vincitori del concorso per le scuole
Un corso, quello di oggi,trasmesso in diretta dalla Rai 3, come da tradizione, con tante presenze sui viali a mare, in una giornata di sole, dalle temperature quasi primaverili, e dopo il boom di presenze di domenica scorso.
Dopo la lettura dei verdetti, e i fuochi d’artificio, la bandiera della Burlamacca è stata ammainata dal pennone di piazza Mazzini: cala, quindi, il sipario sull’edizione dedicata alla pace. L’appuntamento è per l’anno prossimo.