A Lucca la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli: “Presto un bando da 300 milioni per il terzo settore”
Ricevuta a Palazzo Orsetti ha prima incontratro le associazioni quindi ha visitato il progetto di cohousing a Sant’Anna
La ministra per le disabilità Alessandra Locatelli è stata accolta oggi (7 aprile) dalle massime autorità cittadine davanti all’ingresso di Palazzo Orsetti.
È stata poi ricevuta dal sindaco Mario Pardini e dagli assessori al sociale Salvadore Bartolomei e all’istruzione Simona Testaferrata nello studio del primo cittadino. Subito dopo nella Sala degli specchi si è tenuto un incontro con i rappresentanti delle associazioni del territorio che si occupano di disabilità. Era presente anche la direttrice della zona distretto Lucca di Asl Toscana Nord Ovest Eluisa Lo Presti.
Successivamente il ministro ha visitato assieme al sindaco e agli assessori il nuovo distretto socio-sanitario di Sant’Anna ed in particolare la struttura del comune che ospita un progetto di co-housing in grado di ospitare cinque o sei persone con disabilità e una parziale autonomia.

“Intanto – dice la ministra Locatelli – è stata una giornata per conoscere le realtà straordinarie del mondo del terzo settore che sono qui sul territorio, ma anche per conoscere i progetti e quello che sta facendo il Comune. Mi pare che questa sia stata una bellissima iniziativa, quella di trovarci tutti insieme e ragionare anche di come coprogrammare e coprogettare tutti insieme in progetti che abbiano a che fare non solo col supporto e l’assistenza delle persone, ma anche con il tempo ricreativo e il tempo di vita delle persone”.
“Io per l’occasione – ha detto la ministra – ho presentato alcuni fondi che verranno presto ripartiti: uno l’ho annunciato in occasione della giornata sulla consapevolezza dell’autismo e sarà di 30 milioni proprio per i progetti sociali e legati al tempo ricreativo e di vita delle persone con un disturbo dello spettro autistico. Poi entro la fine dell’anno uscirò con un bando molto importante di 300 milioni di euro che tiene insieme la parte lavorativa con la parte abitativa e con la parte ricreativa della vita delle persone. Sono progetti che dovranno presentare gli enti del terzo settore e che daranno anche maggior concretezza a quello che è il progetto di vita indipendente”.
“Le realtà del terzo settore che c’erano oggi – ha concluso la ministra – si sono presentate rispetto alle loro attività: sicuramente c’è molta attesa rispetto al progetto di vita, all’avanzamento della sperimentazione della riforma e anche rispetto al tema del supporto concreto e anche del superamento di quelli che sono i limiti tra mondo sanitario e mondo sociale. C’è bisogno di unire nel dialogo e nella presa in carico della persona questi aspetti”.