Le Avventure di Luther Arkwright, una pietra miliare del fumetto contemporaneo

8 luglio 2022 | 12:43
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Le Avventure di Luther Arkwright, una pietra miliare del fumetto contemporaneo

Magia, New Age, esoterismo, religione si fondono con la massima naturalezza in un’opera di fantascienza diversa da quella che siamo abituati a leggere nei fumetti

Testi e disegni: Bryan Talbot
Prima apparizione in Uk: 1976
Data di uscita edizione completa in Usa: 1987
Editore Usa: Dark Horse

Le Avventure di Luther Arkwright è un’opera unica, seminale, pietra miliare e fonte di ispirazione del fumetto contemporaneo. Pensate che esageri? Ne riparliamo dopo, prima leggetela.

Magia, New Age, esoterismo, religione si fondono con la massima naturalezza in un’opera di fantascienza diversa da quella che siamo abituati a leggere nei fumetti. A Talbot non interessa mostrare un eroe che salva la situazione in posa da duro, la sua è un’opera matura, meditata. Lo scopo non è solo quello di narrare una grande storia (se lo fosse, sarebbe comunque pienamente raggiunto), ma anche quello di comunicare una riflessione, un’analisi, un’idea di società e di politica.

La genesi

Luther Arkwright ha una storia editoriale piuttosto travagliata.
Il personaggio vede la luce per la prima volta nel 1976, in una storia breve per una rivista inglese. Il primo libro esce a puntate tra il 1978 e il 1980. Dopo alcune ristampe, anche in Usa, la seconda e ultima parte è pubblicata nel 1987 negli Stati Uniti.

Il contesto

Le Avventure di Luther Arkwright è una storia che, con qualche difficoltà, potremmo definire di fantascienza. Difficoltà dovuta alla complessità e ai molti livelli di lettura che caratterizzano l’opera.

Si svolge in un “multiverso”, costituito da milioni di “paralleli”: mondi simili al nostro, ma differenti in pochi o molti particolari.

Per ragioni che non voglio torgliervi il piacere di scoprire da soli, gli abitanti di un parallelo hanno scoperto l’esistenza degli altri e hanno iniziato a monitorarli. Il parallelo è stato chiamato 00.00.00, gli altri sono identificati da un simile numero di sei cifre (00.00.01, 00.56.17, 00.32.58 ecc.).

Quelli di 00.00.00 hanno scoperto anche l’esistenza di una civiltà votata alla manipolazione degli eventi nei vari paralleli, per scopi imprescrutabili. Hanno definito questi individui: “Disgreganti” e hanno creato un servizio apposta per contrastarli e scoprire, al contempo, le loro motivazioni.

A questo scopo hanno reclutato agenti nei vari paralleli, alcuni dotati di particolari poteri. Rose Wilde, per esempio, è un’empatica: riesce a “sentire” le sue controparti degli altri paralleli.

Luther Arkwright è, anch’esso, un agente di 00.00.00, ma è unico: non ha controparti in nessun parallelo, ha poteri extra-sensoriali e, soprattutto, è in grado di spostarsi da un parallelo all’altro solo con la forza della mente.

Il Fuoco-Gelo

Il Fuoco-Gelo (FireFrost) è “l’arma di fine-di-mondo”, un artefatto tecnologico creato in un’altra galassia per causare entropia controllata. Costruito come arma finale, doveva per far vincere la guerra millenaria alla fazione creatrice la quale avrebbe ricostruito l’esistenza a propria immagine. Come sempre accade, la potenza distruttiva dell’arma travolge ogni previsione e devasta l’intera galassia e tutti i paralleli collegati. L’onda d’urto che ne deriva catapulta il Fuoco-Gelo nella galassia in cui è ambientato il fumetto.

I Disgreganti lo cercano per attivarlo ancora una volta, Arkwright e i suoi vogliono disattivarlo permanentemente.

L’opale (come è anche chiamato il Fuoco-Gelo) è, come Arkwright, unico. Non ha controparti nei vari paralleli, ma è in grado di influenzarli tutti.

Se l’Opale è il distruttore, Arkwright è il salvatore.

L’opera a fumetti

Le Avventure di Luther Arkwrightè un fumetto intriso di politica e di filosofia, con un protagonista che attualizza e approfondisce la figura del Messia e dà una nuova profondità al concetto di salvatore e di predestinato.

In quest’opera, Bryan Talbot infonde una cultura smisurata, che va dai classici della letteratura ai testi religiosi orientali e occidentali; dalle poesie alle opere d’arte di tutto il mondo.

Senza parlare della cultura cinematografica che trapela una sceneggiatura perfettamente “in bolla” e da una narrazione realistica ed evocativa.

Il simbolismo che si affaccia praticamente a ogni vignetta, è uno degli elementi che rendono questa una storia dagli innumerevoli livelli di lettura, da leggere e rileggere anche dopo lunghi stacchi di tempo.

Le tavole sono tutte in un raffinatissimo bianco e nero, realizzate con uno stile quasi “miniato”. Talmente ricche di particolari da richiedere un tempo di lettura più lungo (ma anche più felice) della media.

Un tratto elegante, chiaro, che riesce a descrivere, con la stessa efficacia, la sfarzosità di un reggia e il degrado di un ghetto; la tecnologia steam-punk e il vomito di un ubriaco; il sesso tantrico fra due amanti e i corpi straziati dopo un bombardamento.

Alla maestria del disegno, è affiancata una prosa da grande scrittore, arricchita da uno dei più lunghi flussi di coscienza che mi sia capitato di leggere (15 pagine). Una sequenza che tiene avvinto il lettore, fino a fargli dimenticare di respirare: i quattro elementi (l’aria, l’acqua, la terra, il fuoco), la Conoscenza, l’Anima, l’Energia che tutto attraversa e tutto rinnova, in un eterno ciclo di morte e rinascita.

L’opera non ha una gabbia definita, non c’è una pagina dalla composizione uguale all’altra. Tutto è al servizio della narrazione. La forma è (al servizio della) sostanza.

Talbot narra la storia in modo spiazzante, senza lasciare al lettore sicurezze o punti fermi, spiegazioni facili o uscite di sicurezza. Il lettore ha tutti i pezzi del puzzle, ma deve fare la fatica di riordinarli secondo uno schema che prescinde dal montaggio, dalla scansione temporale e dal ritmo, assolutamente sincopato, dell’opera.

Le Avventure di Luther Arkwright è una di quelle storie che possono essere raccontate solo a fumetti. Il fumetto è il mezzo ideale, perché esalta le caratteristiche uniche di quest’opera e ne viene, al contempo, esaltato. Talbot, da grande autore qual è, riesce a esaltare tutte le peculiari caratteristiche del mezzo espressivo Fumetto e ne esplora di ulteriori.

Luther Arkwright

Il parallelo con Gesù è dichiarato esplicitamente. Si citano i vangeli e si ripercorrono alcune delle tappe più significative ivi descritte (c’è perfino un “esorcismo”). Come Gesù, Luther attraversa il suo personale deserto e incontra il suo Satana prima di accettare chi è e qual è il suo ruolo nel mondo.

Arkwright è l’eletto, il nuovo messia, il solo che può sconfiggere i disgreganti.

Egli è colui che porta il mondo nell’era dell’Acquario liberando l’umanità dal male, dal controllo, dagli occulti poteri che ne ottenebrano la capacità di giudizio e di evoluzione. Una visone positiva, azzarderei ottimista, dell’umanità.

Senza le influenze disgreganti di cui è vittima, l’essere umano è in grado di evolversi ulteriormente e perfino di trascendere: da Homo Sapiens a Homo Novus. Una nuova specie, creatrice di se stessa, libera di andare verso la divinità a cui da sempre aspira.

Maschile e Femminile

Luther Arkwright è il co-protagonista della storia. Incarna l’energia maschile, la forza; è il mago, lo sciamano; è il guaritore, il salvatore. Protagoniste quanto lui, figure indispensabili e risolutive, sono le donne che lo affiancano.

  • Octobriana (omaggio di Talbot a un personaggio a fumetti russo, dalla storia misteriosa e rivoluzionaria): la passione, la rivolta, la libertà;
  • la regina Anna, l’ambizione, la creatività, la lussuria;
  • Rose Wilde, la moltitudine, l’empatia, l’Amore.

Michael Moorcock

Secondo me Luther Arkwright, – ha detto Michael Moorcockuna sorta di storia alternativa dell’impero britannico e delle sue attuali conseguenze, non fa che migliorare. Resta uno dei miei preferiti e uno dei migliori esempi di ciò che un narratore e disegnatore di talento può realizzare. Sono convinto che la storia si mantiene così fresca e interessante perché, al di là delle gloriose invenzioni e avventure sfrenate, personaggi affascinanti e meccanismi esotici, Talbot affronta le realtà fondamentali con profondo rigore e impegno. A lui interessa la realtà, la realtà lo incuriosisce, non ha, grazie a dio, alcun timore della realtà. Il suo dialogo con il mondo reale non si è mai interrotto, la sua capacità di strutturare e comunicare la propria reale esperienza si fa sempre più articolata e sofisticata“.

Dall’introduzione all’edizione italiana in volume dell’opera

Le edizioni italiane

Le Avventure di Luther Arkwright ha avuto due edizioni in Italia.

La prima edizione consta di 4 albi brossurati che raccolgono la miniserie in 9 numeri pubblicata dalla Dark Horse.
Questa edizione si segnala per il corposo, importante e chiarificatore apparato critico/informativo in appendice a ogni volume.

  • The Adventures of Luther Arkwright 1/4 edito da Telemaco tra novembre 1992 e febbraio 1993
    Introduzione di Alan Moore, Traduzione di Matteo Bernardini, Lettering di Massimiliano Serra

La seconda edizione raccoglie la miniserie in uno splendido volume unico, cartonato, in grande formato, con una pregevole carta patinata che ne esalta disegni e grafica. Anche l’adattamento grafico si fa notare per la maggiore aderenza all’orginale.
Purtroppo è assente ogni tipo di approfondimento critico in appendice al volume

  • Le Avventure di Luther Arkwright edito da Comma 22 nel 2009
    Introduzione di Michael Moorcock, Traduzione di Alessandra Di Luzio, Lettering di Alessandro Micheli.

N.B.

Le Avventure di Luther Arkwright non finiscono qui. L’autore ha pubblicato Cuore dell’Impero (tradotto in Italia sempre dai tipi di Comma 22), che prende le mosse poco dopo gli eventi narrati in questo volume. Inoltre, Talbot sta lavorando a un ulteriore capitolo, che dovrebbe vedere la luce a breve.