Ambulanti, sanzioni sospese per 12 mesi. Anva soddisfatta
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Nella seduta di ieri (26 marzo) il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una modifica alla legge sul commercio relativa al Durc introducendo una norma “una tantum” che prevede una sospensione delle sanzioni per 12 mesi. La proposta di legge iniziale ipotizzava una moratoria di 24 mesi, praticamente uguale a quella deliberata in Liguria qualche mese fa. Dopo l’intervento dell’Anva Confesercenti regionale e delle altre associazioni di categoria, sono stati apportati alcuni correttivi che hanno migliorato la proposta. “Di fatto la proposta iniziale della moratoria per 24 mesi – commenta il presidente provinciale dell’Anva Confesercenti Leonetto Pierotti – avrebbe messo sullo stesso piano chi paga regolarmente, chi è in difficoltà e gli abusivi. La sospensione delle sanzioni per 12 mesi invece crea le condizioni, in una fase di crisi, per dare la possibilità a chi temporaneamente non risulta regolare di continuare a lavorare per un periodo definito di tempo per mettersi in regola”.
La legge cambia infatti nell’applicazione delle sanzioni, in quanto a fronte di un’accertata irregolarità non si procede più alla sanzione della sospensione immediata dell’attività, ma viene dato un periodo di dodici mesi in cui si possa sanare la posizione continuando l’attività, decorsi i quali si procede secondo quanto attualmente previsto. Questa norma interviene anche nei casi di procedimenti di sospensione attualmente in essere. Tutto il resto dell’impianto legislativo resta immutato.
“In questo modo – conclude Pierotti per Anva – si evita la generale disapplicazione della normativa per due anni, che avrebbe vanificato lo sforzo di chi ha regolarmente pagato in questi anni o sopportato rateizzazioni importanti per mettersi in regola in questi anni. Allo stesso tempo la nuova formulazione offre a chi è in momentanea difficoltà di non vedersi sospesa l’attività, ma di continuare a lavorare per poter mettersi in pari. La norma pertanto rimane. La regolarità continua ad essere controllata dai Comuni. Si da più tempo a chi è in difficoltà per mettersi in pari e rateizzare. E soprattutto – novità importante – si consente di lavorare per poterlo fare. Una sintesi positiva che risponde alle richieste di tanti operatori”.