
In questi giorni anche nelle provincia di Lucca la Rai ha fatto recapitare agli imprenditori un sollecito di pagamento del “canone speciale alla televisione”. Confcommercio invita però a fare attenzione: non tutti, infatti, sono tenuti al pagamento del nuovo tributo. “Si è sparsa la voce – si legge in una nota dell’associazione – che il canone interessi tutti coloro che possiedono computer, iphone, ipad o simili, ma non è affatto così. La legge prevede che debba essere pagato da chiunque abbia in azienda uno o più apparecchi muniti di sintonizzatore, quindi adatti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni televisive, indipendentemente dall’uso che ne fa. Ne è stato stilato un elenco che invito gli operatori a verificare, prima di pagare il bollettino allegato alla lettera Rai. Anche perché ad una lettura superficiale perfino i sistemi di videosorveglianza risulterebbero tassabili e non è davvero accettabile”.
“Chi lo desidera può contattare i nostri uffici per fare una verifica insieme ai nostri esperti. Purtroppo accade spesso che le norme non siano affatto chiare e che qualcuno, pur di non avere problemi e non incorrere in sanzioni, paghi anche se non dovrebbe. Meglio però prendersi del tempo in più per fare i dovuti accertamenti”. L’importo del canone speciale richiesto dalla Rai va da un minimo di 200 euro fino a 6 mila 800 euro l’anno. Una cifra che va ad aggiungersi ad altri oneri, in un quadro complessivo di fiscalità pesantissimo per le imprese. Intanto, l’associazione di categoria si è mobilitata anche a livello nazionale per chiedere una immediata modifica del provvedimento.