Tfr in busta paga, grido d’allarme di Confartigianato: “Questà è cospirazione contro le aziende”

“Siamo al limite della cospirazione”. Così esordisce il presidente di Confartigianato Imprese Lucca, Costante Martinucci, in merito alle ultime notizie che arrivano da Palazzo Chigi e che spingono nella direzione di anticipare in busta paga parte del Tfr maturato in azienda. “Si parla tanto di aiutare le imprese in difficoltà – prosegue Costante Martinucci – e poi saltano fuori provvedimenti “geniali” come l’anticipo del Tfr che, se realizzati, colpirebbero, mortalmente, le imprese che ancora riescono a tirare avanti in questo paese. Si pensa in questo modo favorire la ripresa dei consumi, ma non si tiene conto che le micro piccole e medie imprese, così facendo bloccheranno gli investimenti e molte saranno costrette a chiudere. Ricordiamoci che le nostre imprese sono in crisi per mancanza di liquidità e tale crisi va combattuta seguendo la linea Draghi il quale sta spingendo in tutti i modi per indurre le banche a finanziare le imprese. Provvedimenti come questo vanno proprio nella direzione opposta e quindi sono da respingere nella maniera più assoluta”.
Inoltre – termina Martinucci – bisogna evidenziare che il trasferimento di tutto il Tfr, o di una parte di esso, nelle buste paga significa azzerare la possibilità, per moltissimi lavoratori, di costruire una previdenza integrativa dignitosa”.