
Crisi risolta alla Ondulati Giusti. E’ un affitto del ramo d’azienda, per 1,4 milioni di euro l’anno, la soluzione che scongiurerà la mobilità per gli oltre 300 lavoratori e per tutto l’indotto connesso. A subentrare da oggi (6 ottobre) nella gestione dell’azienda di Altopascio è il Gruppo Pro-Gest, leader nel settore della produzione della carta e della sua lavorazione, con sede a Istrana in provincia di Treviso, che ha iniziato a condurre direttamente anche la realtà di Sesto Fiorentino con il totale coinvolgimento di tutti i lavoratori e il riavvio immediato delle forniture e della produzione. Domani (7 ottobre) l’incontro dei titolari dell’azienda con i sindacati per siegare i progetti della Pro-Gest e come si è arrivati all’accordo con la vecchia proprietà.
“Negli ultimi mesi in effetti – si spiega in una nota – a seguito della mancata approvazione del bilancio nei termini di legge la gran parte degli istituti di credito, spaventati dalla carenza di informazione, aveva sospeso gli affidamenti complessivamente per diversi milioni di euro. I primi di settembre ed un solo giorno prima del passaggio del pacchetto di maggioranza, i vecchi soci hanno approvato il bilancio che riportava perdite significative per il 2013 per entrambe le società. Le banche, immediatamente convocate dalla nuova proprietà, hanno ricevuto assicurazione del percorso che si intende intraprendere, prima di tutto di chiarezza e trasparenza sui conti e sulla situazione aziendale. Per poter assicurare questo percorso era però necessario riottenere la riapertura degli affidamenti, nei limiti ancora concessi e mai revocati. Solo pochissimi istituti hanno risposto positivamente e la situazione non ha permesso di anticipare le fatture, pur a disposizione e di ottima qualità creditizia. La mancanza di credito ha di fatto impedito il pagamento di tutti i fornitori ed in particolare di quelli strategici. A questo punto la situazione è rapidamente degenerata portando ad un blocco della produzione, in relazione al fatto che il mancato pagamento non ha più consentito di avere fornitura di materia prima e addirittura anche l’impossibilità di consegnare il prodotto finito disponibile, con il rischio di penali significative. Con l’intento di preservare tutti i posti di lavoro ed i valori di continuità aziendale, è stato stipulato nella giornata di oggi un contratto di affitto per entrambe le realtà (Altopascio e Sesto Fiorentiino, ndr), con il quale si assicurano tutti i lavoratori e la ripresa della produzione. La tempestività di intervento nelle situazioni di crisi è spesso rappresentata come uno dei fattori di successo della iniziativa. In questo caso, i lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo”.
La reazione dei sindacati
Fistel Cisl e Slc Cgil non ci stanno alla ricostruzione fatta dall’azienda e, in attesa del confronto con i vertici della Pro-Gest, evidenziano qualche questione ancora aperta: “Apprezziamo – dicono in una nota – il perfetto “tempismo” con la quale sindacati, Rsu e lavoratori, vengono informati a mezzo stampa, della risoluzione di una crisi che avevamo denunciato pochi giorni fa, a seguito del rapido deteriorarsi della situazione lavorativa. Piuttosto tempestiva, visto che”Fiera Srl ci aveva informato che l’operazione avrebbe dovuto essere avvallata dall’assemblea dei soci che si sarebbe dovuta svolgere a metà di questa settimana, prima di poter procedere alla stipula di un possibile contratto d’affitto. Come è stato possibile by-passare questi passaggi?”. “Lo chiederemo – proseguono Fistel e Slc – nell’incontro che abbiamo ottenuto per domani in Assindustria a Lucca, congiuntamente per i due stabilimenti interessati di Altopascio e Sesto Fiorentino. Lo chiederemo insieme alla copia del contratto d’affitto, visto che ci dicono che c’è, per conoscere nei dettagli l’operazione e il piano industriale, per verificare, come è consuetudine in questi casi, che questo ulteriore passaggio (cosa singolare, a neanche un mese dal primo cambiamento degli asset aziendali, con il subentro di Fiera Srl che, ora, già, cede la mano) sia fatto, effettivamente, a salvaguardia del lavoro, dei lavoratori e del salario”.