Coldiretti scrive al Consorzio di Bonifica: “Serve un cambiamento di passo”

4 novembre 2014 | 09:29
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Coldiretti scrive al Consorzio di Bonifica: “Serve un cambiamento di passo”

“Caro Presidente, così non ci siamo…”. Si potrebbe sintetizzare in questo modo la lettera che Coldiretti, a firma dei presidenti di Massa Carrara, Vincenzo Tongiani, e Lucca, Cristiano Genovali, hanno inviato in queste ore al presidente del Consorzio Toscana Nord, Ismaele Ridolfi. Una lettera che conferma il sostegno e piena fiducia nel nuovo ente di gestione della bonifica da parte degli agricoltori che però chiedono una accelerazione per garantire risposte veloci e concrete ai cittadini-contribuenti, sempre più inermi di fronte al crescente fenomeno del dissesto idrogeologico, con i suoi eventi alluvionali, le frane e la imperfetta manutenzione dei corsi d’acqua. Per gli agricoltori la manutenzione ordinaria e straordinaria del reticolo chiama costantemente in causa il nuovo ente ed “è su questa esigenza che il Consorzio stesso – spiega Coldiretti – può distinguersi, attraverso le proprie opere, in una giungla di competenze e rimpalli di responsabilità che hanno contribuito a rendere il nostro territorio meno sicuro”.

La lettera arriva a quasi un anno dalle elezioni del 30 novembre scorso – dettate dalla legge regionale 79/2012 – che hanno portato ad una giusta razionalizzazione del numero degli enti di bonifica, fortemente voluta anche da Coldiretti. Fanno parte dell’assemblea consortile anche alcuni membri in rappresentanza del mondo agricolo dei territori di competenza del nuovo consorzio che ha raccolto le competenze dei Consorzi di Bonifica Auser Bientina e Versilia Massaciuccoli e dell’Unioni dei Comuni presenti nelle nostre zone montane. Per Coldiretti i sette mesi trascorsi dall’insediamento dell’assemblea consortile che ha definito gli organi di gestione e le loro competenze rappresentano già un primo giro di boa importante poiché ci “sono risposte su quesiti che per il momento sono rimasti senza risposta”.
E’ un cambio di marcia quello che Coldiretti ora si aspetta dal Consorzio. “E’ indispensabile – scrive Coldiretti – predisporre i nuovi piani di classifica, tenendo conto del prezioso presidio che già svolgono le aziende agricole con la loro manutenzione e che dovrà essere rafforzato attraverso un affidamento snello e diretto dei lavori sul reticolo; così come riteniamo improcrastinabile la messa a punto di una macchina organizzativa che crei sinergie fra i territori, che metta in atto economie di scala e sburocratizzi quanto più possibile, nell’ottica di efficientare la struttura ed evitare che questo nuovo Ente costituisca la semplice sommatoria di realtà preesistenti”. Al nuovo assetto del consorzio Coldiretti rimprovera il fatto che “l’approvazione del nilancio 2014 ha richiesto diversi interventi  assembleari, che non esiste al momento un piano di riorganizzazione dell’Ente e che le risorse disponibili sembrano non consentire la realizzazione di buona parte degli interventi straordinari. A ciò si aggiunge – prosegue Coldiretti nella sua missiva – la mancanza di un piano di intervento che delinei priorità e modalità per dare risposte certe e realizzabili. Stiamo assistendo ad una gestione parallela di due strutture, quelle dei consorzi preesistenti, che non hanno fatto alcuna integrazione e che più verosimilmente hanno aumentato solo i loro costi. L’assemblea è invitata ad approvare gli atti fondamentali, ma ad oggi ha dovuto espletaresolo formalità relative al bilancio senza poter incidere sulla nuova operatività che resta saldamente nelle mani della struttura consortile chiamata a proseguire il lavoro di programmazione, assegnazione e rendicontazione, relegando l’assemblea ad un mero ruolo di osservazione e ratifica”.
Coldiretti – fanno sapere i due presidenti – continuerà ad “osservare” con particolare attenzione l’operato del Consorzio e la sua riorganizzazione: “i contributi, il patrimonio, le risorse umane, la gestione finanziaria e la programmazione costituiscono i capisaldi su cui il nuovo ente deve porre la massima attenzione per affrontare la sfida per la futura gestione della nostra area. Auspichiamo – concludono rivolgendosi a Ridolfi – una pronta risposta attraverso le azioni che il Consorzio vorrà mettere in atto da subito per dare una risposta adeguata ai contribuenti e alla collettività per la messa in sicurezza del nostro territorio”.