Wifi gratuito, sempre più richieste dagli utenti dei negozi

4 novembre 2014 | 09:43
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Wifi gratuito, sempre più richieste dagli utenti dei negozi

I cittadini oggi chiedono che le città siano sempre più smart e i pubblici esercizi e le attività commerciali sono costrette ad adegaursi. Anche Lucca e i lucchesi non fanno eccezione. Il 56per cento dei lucchesi ritiene infatti insufficiente la diffusione del wifi free negli esercizi commerciali della propria provincia e il 42per cento frequenta in preferenza i locali e negozi che offrono questo servizio. È quanto emerge dall’indagine di mercato condotta da Seat Pagine Gialle.
Dall’analisi emerge che il 57per cento dei lucchesi considera utile poter accedere a internet in mobilità, il 42per cento degli utenti della provincia, reputa la possibilità della connessione wifi free un incentivo a frequentare i locali o i negozi dotati del servizio e un 26per cento degli intervistati ha dichiarato che, in passato, ha scelto un negozio o il locale dove passare il tempo libero in funzione della presenza di una connessione wifi gratuita.

L’indagine è stata eseguita in occasione del lancio d’iniziativa Wiadv, ovvero un’offerta commerciale sull’istallazione delle reti wifi. Una domanda di servizio crescente che però secondo l’indagine, non è seguita da un aumento di offerta secondo gli intervistati. Oltre il 50per cento degli intervistati infatti reputa poco diffuso il servizio tra gli esercizi lucchesi. Quasi un utente su 4, infatti, ha dichiarato di non riuscire a utilizzare internet quanto desidera mentre è fuori casa: l’80per cento degli intervistati pensa che le ragioni di questo sono da ricercarsi nella scarsa diffusione del wifi gratuito e nella scarsa presenza della banda larga.
Una connessione wifi gratuita secondo gli utenti permette di continuare a lavorare anche fuori casa, ma è anche un aiuto importante per i propri acquisti: tra gli intervistati l’11per cento ha detto di utilizzarla anche per verificare l’effettiva qualità dei prodotti che sta per comprare, il 7per cento è interessato a controllare il potenziale risparmio sul prodotto, mentre il 3per cento chiede un parere ai propri amici o parenti sugli acquisti in atto.