Strage nella fabbrica dei cinesi, Fillea Cgil Lucca: “Più controlli sulla sicurezza”

30 novembre 2014 | 09:22
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Strage nella fabbrica dei cinesi, Fillea Cgil Lucca: “Più controlli sulla sicurezza”

Anche la Fillea Cgil di Lucca ricorda il rogo di un anno fa nella fabbrica tessile cinese di Prato dove morirono sette operai. Domani (1 dicembre) ricorre il primo anniversario della tragedia. “E’ il giorno – sottolinea Gambassi – della consapevolezza, purtroppo, di quanto terribilmente attuale sia ancora il tema dell’assenza di adeguate misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. Voglio ricordare quegli operai bruciati vivi in disumane condizioni di vita e di lavoro perché il loro sacrificio  e quello di tutti i lavoratori morti sul luogo di lavoro non venga dimenticato e ci faccia riflettere sul valore della vita, preservandola,  lavorando in condizioni di sicurezza, senza cedere ai ricatti spinti dal  bisogno”.

“La crisi – aggiunge il rappresentante di Fillea Cgil – ha prodotto effetti devastanti perché  la forte disoccupazione ha portato ad una crescita vertiginosa di lavoro irregolare, in nero e di false partite iva, ed il lavoro senza di diritti e tutele è merce che risponde solo alle logiche del minor costo. La formazione, la prevenzione e tutto ciò che è legato alla sicurezza finisce per rientrare esclusivamente nella voce  costi. Attenzione alla lettura dei dati perché ad esempio in edilizia si registra un forte calo degli infortuni (meno 23%) dato che va letto in una provincia dove nel 2014, rispetto al 2008, gli addetti sono diminuiti di circa 2000 unità e dove la scarsa domanda di lavoro porta talvolta a situazioni di paura e ricatto che potrebbero scoraggiare la denuncia. Infatti a livello nazionale le morti sul lavoro sono aumentate nel 2014, che non è ancora terminato, rispetto al 2013. Pienamente d’accordo con l’adozione di provvedimenti che allentino la morsa della burocrazia ma solo laddove ciò non comporti allentare la guardia sulla legalità. A questo fine ricordo la semplificazione del del Durc prevista all’articolo 4 della legge 78 del 2014 che non permetterà più la verifica della regolarità contributiva con la congruità dell’offerta in sede di gara. Si chiedono invece maggiori controlli e più sanzioni da parte delle Asl e del personale ispettivo della Dtl ai quali  devono essere destinate risorse per poter svolgere un compito che è fondamentale per i singoli lavoratori e per l’intera società”.