Carismi, bilancio positivo per il terzo anno, presto filiale a Pietrasanta
Una banca che sfida la crisi raddoppiando gli utili e chiudendo, per il terzo anno consecutivo, con un bilancio in positivo. Questo il brillante risultato conseguito dalla Cassa di Risparmio di San Miniato e che mette l’istituto in condizione di fare nuovi investimenti e di andarsi a consolidare sui territori dove è già presente, ma ha ruoli ancora un po’ marginali, in particolare ad Arezzo, Grosseto, Massa e Carrara. Di contro, la Banca chiuderà lo sportello di Roma2 nell’obiettivo generale di consolidarsi in Toscana e andare a potenziale le aree oltre il comprensorio del Cuoio che hanno già dato buone risposte, in particolare Lucca e Firenze. La prossima apertura, infatti, tra qualche settimana, sarà quella della filiale di Pietrasanta. Un’apertura importante dunque, che si aggiunge alle altre significative notizie emerse oggi, 11 aprile, a San Miniato: nella sede di palazzo Grifoni, si è riunita l’assemblea straordinaria e ordinaria degli azionisti della Cassa di Risparmio di San Miniato Spa. Presenti, tra gli altri, il presidente Alessandro Bandini, il vicedirettore generale Alberto Silvano Piacentini e l’amministratore delegato Divo Gronchi. “Per fare tutto quanto detto – ha spiegato l’Ad Gronchi – il modello di banca deve essere rivisto, con l’inserimento di figure che vadano ad aiutare e potenziare il nostro personale. Si parla di agenti di mediazione al credito e agenti promozionali. Previsto, inoltre, l’inserimento di figure professionali di livello più basso, mentre i dirigenti sono sufficienti e adeguatamente preparati”. La banca da gennaio a oggi ha implementato di 5 unità i dipendenti, passando da 677 a 683 assunti post Job’s Act. Per tracciare un bilancio, anche Banca Dinamica, lo sportello on line, ha dato ottimi risultati: in pochi mesi sono stati aperti 1.500 conti e sono arrivate 250 richieste di credito ora al vaglio. Al momento, quindi, la Carismi si conferma fortemente radicata nel proprio territorio, ma guarda fuori provincia.
Il legame con il comprensorio del Cuoio favorisce anche le buone performance di Carismi, dal momento che, come hanno spiegato i vertici della banca, il settore del cuoio, legato ai mercati esteri, sta dando buoni risultati in termini di fatturato. “Per parlare di una ripresa anche in termini occupazionali il passo è ancora lungo – secondo Gronchi -. Sicuramente noi dobbiamo distinguere le aziende in due grandi gruppi: quelle che lavorano con l’estero e hanno agganciato la ripresa dei mercati e le aziende che lavorano con i mercati nazionali e che ancora soffrono. In particolare i settori di edilizia e auto, anche se l’ultimo sta dando qualche segno di ripresa. Seguono, invece, un trend nettamente positivo la metallurgia e la carta. Sull’economia, comunque, continuano a gravare anche gli embarghi imposti dagli stati dell’Est Europa”. Dal punto di vista occupazionale, spiega Bandini, “rileviamo che l’economia non permette ancora nuovi investimenti che portino ad assunzioni, sia nelle aziende i cui fatturati stanno crescendo come quello del cuoio, che nelle altre. I veri investimenti si contano sulle dita di una mano e se non c’è investimento, non c’è creazione di lavoro. Questo ci porta a rilevare uno stato di sofferenza anche delle famiglie, che investono poco proprio per l’incertezza occupazionale dei giovani. Se, da un lato, gli accantonamenti delle famiglie provano a crescere, non possiamo essere troppo contenti perché preferiremmo avere una crescita dovuta all’aumento del Pil: questi sono solo prudenziali”. Per quanto riguarda l’insoddisfazione della concessione del credito, spiega Gronchi, “dobbiamo tenere conto che siamo una banca commerciale e pertanto possiamo aiutare quegli investimenti che risultano essere solidi e sostenibili. Non siamo attrezzati, invece, per sostenere start up e progetti innovativi: interlocutori di questi progetti sono altri. Anche i progetti innovativi legati ai poli Sant’Anna e Navacchio non possono essere sostenuti da una banca come la nostra, anche se devo dire che intorno a questo settore c’è grande euforia”. Il bilancio di esercizio 2014 approvato dall’assemblea dei soci si è chiuso con un utile netto di 10,2 milioni di euro (+56% rispetto al 2013). L’Assemblea ha deliberato anche di fare gli adeguati accantonamenti al Fondo di riserva legale e al Fondo di riserva statutaria, riconoscendo agli azionisti un dividendo pieno di 0,060 euro per azione e pro rata. Gli importi a titolo di dividendo saranno messi in pagamento a partire dal 27 aprile 2015, con stacco cedola in data 24 aprile. L’Assemblea straordinaria ha approvato le modifiche allo statuto sociale proposte dal consiglio di amministrazione: la rivisitazione pressoché integrale dello statuto sociale si è resa necessaria per rendere più flessibile la struttura organizzativa e di governo societario della Cassa.