Toscana Aeroporti, i sindacati rompono le trattative con l’azienda

Le organizzazioni sindacali e la Rsa hanno rotto le trattative con Toscana Aeroporti. Le sigle Filt, Fit Uiltrasporti e Ugl hanno richiesto il rispetto degli accordi sottoscritti per un organico adeguato al numero dei voli e passeggeri durante la stagione estiva. Stagione che ha visto l’aumento del 15 per cento dei voli e dei tempi per la riconsegna bagagli, che si aggirano di circa un’ora.
“Abbiamo chiesto all’azienda – dicono i sindacati – visto l’ottimo incremento delle attività del servizio aeroportuale fiorentino, di estendere l’orario di lavoro da part time a full time a diverse decine di lavoratori, invece di continuare a chiedere totale ed unilaterale flessibilità, facendo saltare i riposi e obbligando a eccessivi e pericolosi picchi di straordinario, in un tempo in cui occorre ridistribuire il lavoro. L’incapacità di dare soluzione logistica con una sala mensa, che da anni i lavoratori aspettano, e perciò ad una adeguata collocazione della pausa pranzo dei lavoratori, già oggetto di un accordo del 5 dicembre 2014, pone, a questo punto, molti interrogativi su come sarà realizzata la nuova aerostazione. Per queste ragioni, pur avendo invitato più volte la direzione aziendale a dare soluzioni a problemi evidenti, e davanti a posizioni aziendali così inadeguate, i sindacati hanno rotto le trattative con l’azienda e proclamato lo stato di agitazione”.