In calo le imprese registrate in provincia di Lucca

8 ottobre 2015 | 11:57
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In calo le imprese registrate in provincia di Lucca

Nel primo semestre del 2015 le imprese registrate in provincia di Lucca risultano pari a 43.220 unità, un valore in flessione del -0,8 per cento rispetto alla stessa data dell’anno precedente. Un andamento analogo si rileva per le imprese attive, passate dalle 37.447 unità del 30 giugno 2014 alle 36.974 unità di metà 2015, per una variazione di entità lievemente più negativa e pari al -1,3% (-473 imprese). Nel confronto territoriale regionale Lucca è la provincia che registra la più elevata flessione: con le sole eccezioni di Massa Carrara (+0,6%), Firenze (+0,3%), Livorno (+0,2%) e Pisa (+0,1%), tutte le altre province toscane presentano un andamento negativo. Per quanto riguarda le unità locali attive, si evidenzia un calo del -1 per cento in provincia, passando a quota 44.997 unità al 30 giugno 2015 dalle 45.466 di un anno prima.

Per quanto riguarda l’andamento dei settori economici la consistenza del tessuto imprenditoriale lucchese nel corso degli ultimi 12 mesi si è ridotta in tutti i principali settori di attività economica.
Il commercio, che racchiude il più elevato numero di imprese attive (9.737 unità al 30 giugno), ha evidenziato una diminuzione di 93 unità per un tasso di variazione del -0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le costruzioni, che rappresentano numericamente il secondo settore economico provinciale (6.810 imprese attive), hanno subìto invece una flessione maggiore e pari al -3,4% (-241 unità).
Hanno fatto segnare una riduzione del tessuto imprenditoriale operativo anche il comparto manifatturiero (4.364 unità), in calo del -2,3% (-101 unità), e le attività di alloggio e ristorazione con 3.471 imprese attive a fine giugno 2015 e una contrazione del -0,4% (-14 unità) nell’ultimo anno.
Negativo anche l’andamento di agricoltura, silvicoltura e pesca (2.449 imprese attive) in calo di 50 unità (-2,0%), delle attività immobiliari (2.297 unità) che perdono 31 unità (-1,3%), delle attività professionali, scientifiche e tecniche (953 unità) che registrano una riduzione di 38 imprese (-3,8%), delle attività di trasporto e magazzinaggio (921 unità) che flettono del -2,7% (-26 unità) e delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (903), in calo di 4 unità (-0,4%).
I settori per i quali l’andamento risulta invece positivo comprendono i servizi di informazione e comunicazione, passati da 672 imprese operative a 689 (+2,5%) e il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (1.306 unità) che aumenta di 72 imprese attive (+5,8%).
Il numero delle imprese artigiane risulta ancora in flessione: rispetto alle 12.322 unità attive in provincia al 30/6/2014 si è passati alle 12.029 rilevate alla fine di giugno 2015, per una riduzione di -293 unità (-2,4%). L’andamento risulta negativo anche nei primi sei mesi dell’anno, con una flessione di -120 imprese, pari al -1,0%. L’incidenza dell’artigianato sul tessuto imprenditoriale operativo provinciale è quindi scesa al 32,5% a fine giugno 2015, dal 32,9% di un anno prima.
Le attività che continuano a mostrare una maggiore incidenza artigiana sono quelle operanti nelle costruzioni, con 5.371 imprese attive (incidenza artigiana: 78,9%) e un calo del -3,8% (-213 unità) rispetto al 30 giugno 2015, nel manifatturiero (2.809 unità, 64,4%) che perde il -2,5% (-72 unità), nelle altre attività dei servizi (1.404 unità, 82,1%; riparazione di beni e servizi alle persone) in diminuzione del -0,3% (-4 unità) e nel trasporto e magazzinaggio (609, 66,1%), in flessione di 22 imprese (-3,5%).
L’ufficio studi e statistica ha fotografato la struttura del sistema imprenditoriale provinciale dal punto di vista del genere, dell’età e del paese di nascita degli imprenditori, riscontrando dinamiche interessanti.
Il numero delle imprese femminili attive, pari a 8.307 unità a fine giugno 2015, continua ad incrementare facendo segnare un +0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un’incidenza sul totale imprese attive del 22,5%, in lieve aumento rispetto al 22,1% del 30/6/2014. I settori che presentano la maggiore incidenza di imprese femminili sono quelli relativi ai servizi: in particolare, le altre attività di servizi (53,5%), la sanità (43,6%) e l’istruzione (39,0%). Presentano valori superiori alla media anche le attività agricole (33,9%), quelle relative ai servizi di alloggio e ristorazione (32,6%) e del commercio all’ingrosso e al dettaglio (25,6%).
Le imprese giovanili, pari a 3.393 unità attive, fanno segnare un calo del -5,0% nel corso degli ultimi 12 mesi, con un’incidenza sul totale imprese attive scesa al 9,2%: i più elevati valori si registrano per le attività del noleggio, agenzie di viaggi, servizi di supporto alle imprese (16%), per le attività finanziarie ed assicurative (15%), per le altre attività di servizi (12,2%), per le costruzioni (11,7%), per le attività di alloggio e ristorazione (10,6%) e per i servizi di informazione e comunicazione (9,7%).
Le imprese guidate da stranieri, pari a 3.762 unità in provincia, registrano una crescita del +3,4% rispetto al 30 giugno 2014. L’incidenza di questa tipologia di imprese risulta complessivamente pari al 10,2%, con i maggiori valori che si rilevano per le costruzioni (20,5%), per le attività del noleggio, agenzie di viaggi, servizi di supporto alle imprese (19,2%) e per il commercio (11,6%).
Relativamente all’andamento interno al territorio provinciale, le maggiori diminuzioni si registrano nella Valle del Serchio (4.750 imprese attive; -1,7%) ed in Versilia (16.840; -1,6%); la contrazione rilevata nella Piana risulta invece di entità più lieve (-0,6%) per un totale di 15.564 imprese attive al 30 giugno di quest’anno.