Canone speciale Rai per le aziende, Confartigianato: “Balzello da cancellare”

“Apprezziamo le dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario allo sviluppo economico, Giacomelli, a proposito dell’applicazione del canone Rai soltanto al possesso di apparecchi televisivi. Si tratta di un chiarimento molte volte sollecitato dalla nostra associazione”. Così afferma Roberto Favilla, direttore di Confartigianato Imprese Lucca, in merito al canone speciale pagato dalle aziende. Gli imprenditori non devono versare il tributo per il possesso di dispositivi diversi dal televisore che ricevono il segnale tv, come i computer, smartphone. “Ora – prosegue Favilla – è il momento di affrontare il problema del doppio canone pagato dagli imprenditori i quali, oltre a quello ordinario, devono versare anche il canone speciale Rai per il possesso di apparecchi atti od adattabili alla ricezione dei programmi tv e radiofonici con qualsiasi mezzo e tecnologia diffusi, in esercizi pubblici o locali aperti al pubblico e comunque al di fuori dell’ambito familiare”. “Ormai – conclude Favilla – la tecnologia rende obsolete queste forme di prelievo fiscale aumentando i costi burocratici alle imprese. Dopo i vari annunci di diversi componenti del governo è giunta l’ora di passare ai fatti e cancellare questo odioso, ed ormai privo di senso, balzello”.