




Dopo quattro anni alla guida della Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa, Livorno/Banco Popolare, Roberto Perico lascia per assumere l’incarico di responsabile della divisione Credito Bergamasco. Al suo posto, come direttore territoriale della Cassa, è stato nominato Matteo Faissola, proveniente dalla direzione territoriale centro sud del Banco Popolare, dove ha guidato la struttura del Banco Popolare Siciliano.
Il nuovo direttore è stato presentato oggi pomeriggio (28 gennaio) da Fabrizio Marchetti, responsabile della divisione Bpl del Banco Popolare il quale dopo aver espresso parole di apprezzamento per Roberto Perico che lascia la Cassa in ottimo stato di salute, ha rivolto al nuovo direttore l’augurio di un proficuo lavoro alla guida della storica banca lucchese. Sotto la direzione di Roberto Perico in questi anni la Cassa di Risparmio è diventata una realtà sempre più importante nell’organizzazione complessiva del Banco Popolare. Una realtà rappresentata da circa 1.600 dipendenti, 225 sportelli, 9 aree affari fra Toscana, Umbria e Liguria; 6,7 miliardi di impieghi e 9,7 miliardi di raccolta complessiva (diretta e indiretta), con un totale di 293 mila conti correnti, di cui 270mila circa privati e 23mila imprese.
Perico ha spiegato, nel sul intervento di commiato da Lucca e dalla Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa, Livorno/Banco Popolare: “Quando sono arrivato a Lucca avevamo una situazione difficile da tanti punti di vista, da circa due anni però la banca ha ripreso a crescere grazie ad una gestione che è fatta non solo di lavoro, ma anche di relazioni con il territorio, di sostengo al territorio. La logica di non essere solo una banca, ma avere relazioni con i clienti anche oltre il lavoro, frequentando le persone ci ha aiutato a riprendere la crescita nonostante la sitauzione economica generale sia assai difficile. Il 2014 è stato un anno complicato, il 2015 da un lato ha dato segnali di miglioramento quanto meno nel credito al consumo, nel settore del domestico, ma siamo in un periodo ancora freddo a livello generale e internazionale. Tutti i giorni incontriamo clienti tra gli imprenditori del territorio che ci chiedono aiuto per continuare ad investire. Noi abbiamo sempre cercato di aiutarli consigliandoli anche sui prodotti e siamo anche riusciti a finanziare parte degli investimenti a fondo perduto. Devo dire – ha aggiunto Perico – che gli imprenditori lucchesi in particolare, e toscani in generale hanno dimostrato un grande reattività e la capacità di interpretare i mercati prima ancora che le cose si concretizzino. Molti ad esempio hanno fiutato la situazione che si stava andando a delineare in Cina e hanno rifatto le valige andando ad investire altrove. Ho visto una grande capacità veramente degli imprenditori lucchesi di muoversi con agilità e tempestività sui mercati”. “A Lucca inoltre anche in questi ultimi mesi ho trovato sempre grande correttezza – ha aggiunto Perico – anche nel parlare di banche e nel rapportarsi alle banche. In questo periodo infatti parlare di banche è un po’ come parlare di calcio – ha ironizzato il direttore uscente – Sono sicuro – ha poi concluso – che i numeri continueranno a crescere sotto la guida di Faissola”.
“In generale – hanno spiegato Perico e Marchetti, ciascuno nei propri ruoli – nella Toscana costiera dove siamo molto presenti possiamo individuare quattro aree economiche Lucca, Prato e Pistoia, Firenze, Pisa e Livorno, da un lato a Lucca e Firenze hanno una situazione diversa dalle altre anche se forse migliore, particolarmente difficile invece, e lo vediamo tutti i giorni quando andiamo a contare le sofferenza bancarie, è la sitauzione di Livorno”.
Il nuovo direttore della Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa, Livorno/Banco Popolare, invece ha si è concesso poche parole per dire con molta correttezza e cautela: “Sarebbe improvvido parlare adesso, sono arrivato ieri sera a Lucca anche se già conoscevo la città. Di sicuro posso dire che già questa mattina incontrando i dipendenti della banca, i dirigenti e tutti coloro che vi lavorano, ho trovato un bel clima, fatto da persone molto competenti e capaci di operare nel settore proprio grazie alla grande competenza, ma anche grazie all’attenzione che hanno per il territorio e per le sue peculiarità”.
La scheda di Matteo Faissola
Nato ad Albenga ha 51 anni. E’ entrato per la prima volta in banca popolare di Novara nel 1991 con una laurea in giurisprudenza conseguita all’Università di Genova ed ha percorso la sua carriera bancaria nella rete, acquisendo esperienze tecniche e commerciali molto approfondite, sia sul fronte delle imprese sia della clientela privata.
Dopo incarichi di crescente resposabilità come direttore di filiale e poi di area affari, nel 2008 è stato nominato dirigente. Nello stesso anno ha ricevuto l’incarico di resposabile del settore retail della Banco Popolare di Novara. Dal giugno 2012 fino a questi giorni è stato alla guida del Banco Popolare di Sicilia.