Donne e lavoro, i medici chirurghi nel protocollo Frida

28 gennaio 2016 | 13:49
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Donne e lavoro, i medici chirurghi nel protocollo Frida

Un nuovo ingresso nel protocollo Frida è stata sottoscritto stamani (28 gennaio) a Palazzo Bernardini, ad opera della dottoressa Daniela Melchiorre, presidente della società medico chirurgia lucchese, in presenza del vicesindaco Ilaria Vietina, la responsabile coordinamento per l’imprenditoria femminile dell’associazione industriali di Lucca Franca Severini, la segretaria del comitato pari opportunità ordine dei dottori commercialisti degli esperti contabili di Lucca Paola Mazzoni e la rappresentante della commissione pari opportunità del comune di Capannori Maddalena Ferro.

Un ulteriore traguardo che allarga il panorama di influenza, interazione e supporto al progetto Frida – Formazione Relazione Informazione Donna – che dall’ottobre del 2012 vede l’adesione di numerosi organi quali la prefettura, il Comune e la Provincia di Lucca, il coordinamento per l’imprenditoria femminile di Assindustria, il comitato pari opportunità dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, la commissione pari opportunità dell’ordine degli avvocati di Lucca e il comune di Capannori, aggiunto dal 2013. Obiettivo principe del protocollo è quello di condividere iniziative e progetti concreti, sostenere il genere femminile nell’affermazione professionale, valorizzandone il ruolo sociale sia a livello lavorativo che familiare, e potenziare le caratteristiche dell’essere donna all’interno delle organizzazioni, sia private che pubbliche.
“Grande soddisfazione per noi aderire a pieno titolo al protocollo – afferma la dottoressa Melchiorre – simbolo dell’entrata in una grande rete di scambio e dialogo professionale con le istituzioni e le associazioni che operano a Lucca a sostegno della valorizzazione professionale ed umana dell’individuo in una visione d’insieme, senza trascurare le tematiche femminili”.
“Frida si allarga e ogni volta si arricchisce sempre più di figure professionali coinvolte per rispondere a molteplici esigenze e situazioni urgenti – spiega Ilaria Vietina – è segno di una responsabilità che si mantiene e si rafforza, perché non basta avere attenzione ma bisogna soprattutto inventare qualcosa di nuovo, lavorando insieme per portare aspetti positivi e d’iniziativa”.
Il protocollo Frida rappresenta un’unica esperienza in Italia di dialogo tra pubblico e privato, affrontando insieme tematiche della città e di tutto il territorio. Non è solo informazione ma anche formazione, un occhio particolare di attenzione su ciò che la donna rappresenta nella professionalità e la sua capacità di partecipazione e condivisione, anche in situazioni di difficoltà nello svolgere la professione da un punto di vista femminile.
“La nostra associazione di dottori commercialisti, in collaborazione con Frida – spiega Paola Mazzoni – si concentrerà in un convegno previsto per aprile sull’applicazione della legge 120 delle quote rosa, con il contributo stretto della prefettura. Abbiamo ufficialmente avuto conferma dell’adesione del direttore generale personale dell’agenzia delle entrate, e attendiamo notizie ufficiali sulla presenza di un nome importante di confindustria, per lavorare insieme a figure rappresentative a livello locare e figure di rilevanza nazionale a sostegno di attività di sensibilizzazione, informazione e di crescita professionale”.
Inoltre il protocollo continua regolarmente a ricevere richieste di collaborazione di vario genere e in proposito verrà valutato un altro ingresso importante previsto per il mese di aprile, ovvero Fidapa – Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari.

Valentina Polieri