Gesam Energia, l’ex assessore Macerini nuovo presidente

Un tecnico di alto profilo prestato alla politica. Il compito di Alfredo Alunni Macerini, ingegnere lucchese di 63 anni, presidente di Città Futura, sarà di quelli ardui: traghettare Gesam Energia verso le delicate fasi che coinvolgeranno tutte le società partecipate della “madre” Gesam spa verso la scissione “asimmetrica” del settore reti da quello dei servizi. L’ex assessore all’urbanistica della giunta guidata da Giulio Lazzarini negli anni novanta è stato scelto dal sindaco Alessandro Tambellini alla presidenza della società, lasciata vacante per poco più di 24 ore da Giovanni Magnani, il cui incarico è stato revocato ieri mattina (22 febbraio) con voto unanime dal cda dopo il polverone scatenato dalle sue dichiarazione su presunti conti in sospeso e manovre sotterranee del Comune per “svalutare” la società da lui rappresentata e “favorire” così Toscana Energia in vista della partita della scissione asimmetrica (Leggi).
La nomina di Macerini è stata ratificata nel pomeriggio di oggi (23 febbraio) nel corso dell’assemblea con il socio unico Gesam che si è svolta alla sede di via Nottolini e che ha riconosciuto il valore del nome proposto dal sindaco come un tecnico qualificato nella materia dell’energia e del calore. “Una scelta tecnica che abbiamo volentieri accolto e ratificato”, commenta a caldo il presidente di Gesam spa, Ugo Fava.
E’ stato il sindaco a mettere sul tavolo la candidatura “eccellente” di un tecnico esperto e di un amministratore navigato, sebbene – e forse è questa l’altra qualità ricercata dal primo cittadino in questa delicata fase – lontano da qualche anno dalla prima linea della politica. Una scelta che a giudicare dal nome mira a garantire un rapporto fiduciario basato sulle indubbie competenze di Macerini ma qualificato ancora di più dal suo ruolo di ex politico. Era stato assessore all’urbanistica e alla viabilità nella prima giunta guidata da Giulio Lazzarini, dal 1994 al 1998: adesso all’ingegnere, titolare di uno studio di progettazione in centro storico, toccherà affrontare le questioni del bilancio 2015 della società e portarlo alla firma per l’approvazione.
Il sindaco Alessandro Tambellini già in mattinata aveva precisato che la scelta della nuova guida sarebbe stata una “garanzia” per “mettere le cose a posto” (Leggi). Tanti i nodi da sciogliere a cominciare dalle accuse che l’amministrazione muove all’ex presidente Magnani. Secondo quanto dichiarato dal sindaco, infatti, avrebbe acquistato un pirogassificatore da 1,5 milioni di euro senza darne notizia e avrebbe aggredito un impiegato. Ma in più c’è da prepararsi alla delicata fase di avvicinamento alla gara per la gestione della rete del gas provinciale. Certo, il caso aperto dalle dichiarazioni di Magnani rischia di far slittare i tempi per la scissione asimmetrica di Gesam ma il presidente Ugo Fava rassicura: “E’ solo un rinvio di natura tecnica – spiega -: il nostro principale obiettivo adesso è quello di fare assoluta chiarezza sulle affermazioni fatte dall’ex presidente di Gesam Energia Magnani”.
A fare luce sarà il collegio sindacale a cui nelle prossime ore il presidente Fava trasmetterà gli atti di bilancio e le fatture al centro della contesa con il Comune relative al contratto Sinergo: “Proprio in nome di una trasparenza più che necessaria in questa fase – sottolinea Ugo Fava – chiederò al collegio sindacale, organo deputato a questi controlli, di svolgere le verifiche necessarie, al termine delle quali, se verranno trovate conferme a quanto dichiarato dall’ex presidente, prenderemo provvedimenti”. A Macerini di fresca nomina toccherà provvedere di conseguenza, riesaminando eventualmente il bilancio: i termini per la firma e l’approvazione sono fissati al prossimo 29 aprile. “L’idea era quella di giungere all’approvazione in tempi rapidi – ammette il socio unico di Gesam Energia – ma in conseguenza degli ultimi eventi è necessario attendere e fare chiarezza. I tempi utili alle verifiche e ad altre eventuali azioni ci sono comunque, certo questo comporterà dei ritardi negli obiettivi che ci eravamo fissati in vista della scissione di Gesam”.
Roberto Salotti