
Giovedì (3 marzo) alle 15 sotto la sede della prefettura di Firenze si terrà un presidio dei lavoratori delle camere di commercio della Toscana. La manifestazione è promossa da Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl e Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana. Oltre ai lavoratori diretti, parteciperanno anche quelli dell’indotto e delle aziende speciali.
Le principali richieste dei sindacati riguardano la necessità che il decreto delegato che il governo si accinge a varare non penalizzi i lavoratori del sistema camerale e i servizi resi alle imprese ed al territorio. La preoccupazione tra i lavoratori è molto forte perché, nelle bozze circolate in queste settimane, si prevederebbe un taglio del personale che in Toscana potrebbe riguardare oltre 200 persone solo tra i lavoratori diretti e di altrettanti lavoratori che operano nelle aziende speciali e nell’indotto, senza peraltro prevedere alcuna clausola di garanzia di ricollocamento (in tutto, dunque, sono circa 400 i lavoratori a rischio). “A questo si aggiunga – dicono i sindacati – il timore che il decreto provveda ad un sostanziale svuotamento delle funzioni e del ruolo delle Camere di commercio, con un evidente danno per i territori e per le imprese in termini di servizi e garanzia di legalità, specie in un sistema economico e produttivo fondato sulla piccola e media impresa come quello toscano”.