


È Lucca la nuova capitale italiana del diritto del lavoro. A dirlo sono stati i giuslavoristi e i rappresentanti delle istituzioni intervenuti questa mattina per l’apertura del convegno internazionale I sindacati e la legge, organizzato dalla Fondazione Giuseppe Pera nella chiesa di San Francesco. Soddisfazione e una punta di orgoglio per la due-giorni (in programma oggi e domani) che ha richiamato a Lucca ricercatori, economisti, sociologi e studiosi del diritto del lavoro da ogni parte del mondo, sono state espresse dalla presidente della Fondazione Pera, Ilaria Milianti, e dal direttore Marco Cattani. Spazio poi ai saluti istituzionali, durante i quali è stata ripercorsa la storia della Fondazione Giuseppe Pera e le finalità per cui è nata.
“È un onore essere al fianco della Fondazione Giuseppe Pera – ha commentato Arturo Lattanzi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca –, non soltanto per sostenere il grande impegno e le attività svolte nel diffondere la cultura del diritto del lavoro, ma anche per il ricordo affettuoso che ci lega alla memoria di Giuseppe Pera”.
La vicepresidente di Confindustria Toscana Nord, Cristina Galeotti, ha definito “cruciale il tema della regolamentazione dei rapporti e del mercato del lavoro. Grandi passi avanti sono stati compiuti grazie al Jobs Act, ma resta ancora molto da fare per cogliere tutte le potenzialità dei nuovi contratti e per allineare il nostro Paese agli standard dei competitor stranieri”. Tema, quello della competitività internazionale, ripreso anche dal sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini. “Spero che questo convegno indichi le strade migliori da percorrere per far sì che il nostro Paese riacquisti il ruolo primario e centrale che ha più volte rivestito”. Ed è stato, infine, il presidente della Cassa di Risparmio di Pistoia e Lucchesia, Alessio Colomeiciuc a definire Lucca “una delle capitali del diritto del lavoro, grazie proprio all’esistenza della Fondazione Giuseppe Pera”.
Durante la sessione mattutina sono stati trattati numerosi argomenti, dalla riconciliazione del sindacato plurale con quello unitario alle nuove sfide delle unioni sindacali, portando ad esempio casi dall’Italia, dalla Gran Bretagna, dalla Polonia e dall’Australia.