Salario pubblico impiego, a Lucca scontro Ichino-sindacati

Prevedere un salario differenziato per il pubblico impiego calibrato sulle tabelle Istat del costo della vita. È questa la proposta lanciata dal senatore Pd Pietro Ichino nel corso della tavola rotonda sulla riforma del sistema delle relazioni sindacali in Italia, tra contrattazione e legge, organizzata a Lucca dalla Fondazione Giuseppe Pera nell’ambito del convegno internazionale I sindacati e la legge. Una proposta che ha già incassato il diniego di Susanna Camusso, segretario generale Cgil, Gigi Petteni, segretario confederale Cisl e Carmelo Barbagallo, segretario generale Uil.
I tre vertici sindacali italiani, presenti al confronto pubblico, si sono detti contrari in quanto una proposta simile rischia di favorire il lavoro nero e non tiene conto delle disparità infrastrutturali che sono presenti all’interno del èpaese. Una discussione animata, alla quale avrebbe dovuto partecipare anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, assente per motivi personali, che ha toccato argomenti di stringente attualità sul futuro del sindacato in Italia, a partire dalla riforma del sistema sindacale. Il senatore Ichino ha inoltre incalzato i sindacalisti sulla possibilità di rivedere il meccanismo che individua la quota di rappresentanza dei sindacati a livello nazionale. Camusso, Barbagallo e Petteni hanno poi sottolineato la necessità di snellire la burocrazia e accorciare i tempi della giustizia – veri impedimenti agli investimenti di capitali stranieri in Italia -, ricordando l’esistenza di una proposta condivisa sulla riforma delle relazioni industriali, che non sia basata su un unico modello di impresa, ma che tenga conto delle diverse realtà aziendali.