Caos Cgil, Bindocci: “Il dibattito rimanga interno”

14 marzo 2016 | 12:46
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Caos Cgil, Bindocci: “Il dibattito rimanga interno”

E’ ancora teso evidentemente il clima in Cgil e a renderlo ancora più difficile in qualche modo avrebbe contribuito anche la divulgazione di alcune situazioni che si sono venute a creare nel dibattito tra la segreteria e alcuni settori del sindacato.

Questa volta ad intervenire è Massimiliano Bindocci della Filcams Cgil che dice: “Credo che la discussione interna nella Cgil – tranne casi particolari – debba rimanere prevalentemente interna, soprattutto per rispetto a quelle lavoratrici ed a quei lavoratori che come rappresentanti ed iscritti nei luoghi di lavoro si espongono e si battono per migliorare le proprie condizioni e difendere i colleghi e che rischiano di vedersi screditati da campagne stampa finalizzate forse a delegittimare dei funzionari. Confido che la questione della Cgil lucchese si risolva presto e senza decisioni impopolari, ma con la capacità di tutti di saper fare sindacato, cioè di decidere insieme”
Parole che lasciano capire, se pur senza aggiungere niente, che il clima in Cgil sia sempre complicato dal punto di vista dialettico, tanto che Bindocci aggiunge: “In merito al servizio uscito su Luccaindiretta.it lo scorso 8 marzo (leggi qui), nel quale leggo delle notizie che mi riguardano in merito alla situazione interna alla Cgil di Lucca, e tra l’altro alcune cose vere e note solo internamente, anche se parziali o in modo incompleto, faccio presente che per quanto mi riguarda non sono né il riferimento né a capo di alcunché. Sono semplicemente tra i tanti – continua Bindocci – che lavorano in Cgil (adesso ho semplicemente un ruolo in Filcams), che nella dialettica interna ha delle posizioni distinte rispetto alla segreteria della provinciale ed al segretario generale Franco Chiriaco, tra l’altro ho chiesto insieme ad altri 30 e non certo da solo, la convocazione del direttivi provinciali. Da solo non ho mai fatto alcunché”.
“Non capisco quindi perché – continua Bindocci – si citi prevalentemente me, temo che ci sia la volontà di rendere pubbliche in modalità discutibili certe notizie sulla stampa, proprio per attribuirmi un ruolo improprio per mettermi forse in cattiva luce”.