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Giornata di sciopero sabato (26 marzo) per tutti i punti vendita Unicoop Tirreno della provincia di Lucca. Per un’ora i dipendenti incroceranno le braccia in solidarietà con quelli di 5 punti vendita del sud del Lazio che il consiglio di amministrazione ha deciso di cedere in Franchising a piccoli imprenditori locali.
“Tale decisione, che rende fortemente incerto il futuro di 157 lavoratrici e lavoratori – sottolineano Valentina Gullà di Filcams Cgil e Giovanni Sgrò di Uiltucs -, costituisce inoltre un pericoloso precedente che si potrebbe estendere anche ad altri territori, a partire dai negozi più piccoli. L’idea di mantenere soltanto il marchio senza considerare quelle che potrebbero essere le conseguenze sui lavoratori è inaccettabile. Nell’incontro nazionale svoltosi il 16 marzo scorso la richiesta delle organizzazioni sindacali fatta ad Unicoop Tirreno di fare un passo indietro non è stata accolta e si è quindi deciso di avviare una fase di mobilitazione, iniziata con due giornate di sciopero il 19 e il 26 marzo nei 5 punti vendita del Lazio, che sta proseguendo con scioperi di solidarietà negli altri territori e che terminerà solo quando la cooperativa sarà disponibile ad aprire un confronto che consenta anche ai 157 dipendenti del sud del Lazio di diventare dipendenti della nuova società Distribuzione Lazio Umbria. Nel frattempo le federazioni nazionali hanno rifiutato di sottoscrivere il verbale di cessione della rete vendita del Lazio e dell’Umbria fino a che il piano di Unicoop Tirreno non possa trovare l’accordo con le organizzazioni sindacali nella sua interezza. Per queste ragioni le lavoratrici ed i lavoratori dei punti vendita Coop di Viareggio, Pietrasanta, Lido di Camaiore e Tonfano in Versilia, e Fornaci di Barga e Pieve Fosciana in Garfagnana sabato 26 marzo si asterrano dal lavoro per un’ora durante la giornata in momenti diversi”.