Boom dell’export per l’industria lucchese

19 aprile 2016 | 14:17
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Boom dell’export per l’industria lucchese

Segnali di buona salute complessiva del manifatturiero delle province di Lucca, Pistoia e Prato arrivano anche dalle elaborazioni dei dati Istat effettuate dal Centro studi di Confindustria Toscana Nord. Dati che evidenziano una crescita dell’export di +8,5% nel 2015 rispetto all’anno precedente, con un saldo commerciale anch’esso in ascesa, per quanto contenuta (2.815 milioni di euro nel 2014 contro i 2.886 del 2015). Rispetto alla Toscana, la variazione dell’export manifatturiero registrato complessivamente nelle tre province è superiore di 5,3 punti percentuali, mentre rispetto all’Italia è superiore di 4,7 punti percentuali. A livello provinciale il risultato migliore lo riporta Lucca (+12,7%), seguita da Prato (+4,9%) e Pistoia (+3,7%).

Il valore delle esportazioni è cresciuto in quasi tutti i settori merceologici: contributi particolarmente importanti sono stati offerti dal settore cartario, che rappresenta il 14% dell’export , cresciuto del +8,5%; dall’abbigliamento e maglieria che pesa per il 12% dell’export e che è aumentato del 10,2%; e dalla meccanica, cresciuta grazie all’export di macchine strumentali per l’industria (+17,3%, 12% del totale) e della nautica (+18,4%, 9% del totale).

I dati di Lucca
Nel 2015 le esportazioni della provincia di Lucca hanno continuato a crescere mantenendosi ai propri massimi storici, vicino ai 4 miliardi di euro (+12,7% rispetto al 2014). Nel dettaglio settoriale, sono risultati positivi i consuntivi del comparto alimentare (307 milioni di euro, +19%), del cartario/cartotecnico (954 milioni pari a +14%), della nautica (652 milioni, +19%), del lapideo (150 milioni, +14%)
A livello di comparti, il settore carta e cartotecnica, che da solo rappresenta quasi un terzo dell’import della provincia di Lucca, ha registrato un lieve aumento degli acquisti dall’estero raggiungendo i 699 milioni di euro (+12%) mentre le commesse all’estero di prodotti alimentari sono salite a 299 milioni (+33%).