Primo Maggio, sindacati in piazza per occupazione e pensioni

30 aprile 2016 | 07:12
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Primo Maggio, sindacati in piazza per occupazione e pensioni

Sindacati in piazza per il Primo Maggio anche nella provincia di Lucca con tante iniziative unitarie. Tre i temi al centro della giornata, secondo quanto affermano i segretari Chiriaco (Cgil), Bani (Cisl) e Saisi (Uil): contrattazione, occupazione e pensioni.

“Quanto alla contrattazione – si legge nel manifesto – serve restituire centralità al lavoro nel sistema produttivo, La contrattazione è un elemento indispensabile di democrazia e giustizia sociale. Il contratto nazionale rimane centrale nella sua funzione primaria di fonte normativa e salariale, il contratto di secondo livello deve essere esteso alle molte realtà produttive che ne sono prive, per favorire una crescita produttiva legata all’innovazione organizzativa. Per l’occupazione la condizione occupazionale del paese non è migliorata negli ultimi anni. Al termine del sostegno economico alle imprese, lo stesso Jobs act dimostra di essere uno strumento insufficiente, come avevamo ampiamente previsto. Il governo deve avere il coraggio di varare un piano di rilancio industriale e di investimenti, per un rilancio economico che generi occupazione soprattutto fra i giovani, destinatari di una gravissima precarietà lavorativa, che sottrae speranze per il futuro. Occorre inoltre assicurare a tutti un lavoro nella legalità e nella sicurezza, obbiettivo ancora lontano per molti lavoratori del nostro paese”. Infine le pensioni: “Chiediamo al governo un confronto per cambiare le pensioni; dare lavoro ai giovani, avere pensioni dignitose per i precari; rendere flessibile l’accesso alla pensione di vecchiaia; prevedere la pensione anticipata con 41 anni di contributi, riconoscere la diversità dei lavori; tutelare le pensioni in essere; rafforzare la previdenza complementare”.
Le manifestazioni si terranno la mattina a Seravezza alle 9,30 con concentramento in via Campana e alle 10,30 a Seravezza con concentramento in piazza Cosci.
Tante le iniziative in Garfagnana. A Castelnuovo di Garfagnana alle 10 ci sarà la deposizione della corona al monumento dei caduti con il comizio unitario conclusivo di Santoni. Alle 10,15 deposizione della corona ai caduti sul lavoro a Bolognana con sindacati, Anmil di Lucca, Gruppo Fratres Donatori di Sangue. Alle 10,30 a Gorfigliano la deposizione della corona e il comizio conclusivo di Saisi prima della celebrazione della messa. Alle 11 a Camporgiano la messa e il concerto della banda musicale con il comizio conclusivo di Cortopassi. Nel pomeriggio i sindacati saranno presenti in piazza anche a Capannori.

Le parole della segretaria generale della Cgil Toscana, Dalida Angelini
“Un primo maggio – è il commento della segretaria generale della Cgil Toscana, Dalida Angelini – di festa ed anche di mobilitazione per l’uscita dalla crisi e per i diritti. Sono ancora troppi coloro che perdono il lavoro, che non lo ritrovano o che sono alla ricerca del loro primo, tantissimi anche quelli fuori dalla produzione in cassa integrazione o in mobilità con redditi falcidiati ed in difficoltà. Per loro non servono gli annunci e la professione di ottimismo, occorrono investimenti pubblici e privati che ci facciano ripartire. Un Primo Maggio per i diritti, aggiunge, da estendere e da riconquistare, per questo la Cgil anche domani raccoglierà le firme per la carta dei diritti Universali del Lavoro e sui tre referendum a sostegno della carta. Un buon primo Maggio tutto particolare, conclude, voglio rivolgerlo a chi, impegnato in servizi di pubblica utilità, domani sarà al lavoro per garantire a noi tutti assistenza e sicurezza”.

Il segretario della Uil Toscana, Francesca Cantini
“Siamo stanchi di illusorie speranze, i lavoratori vogliono certezze. E certezze significa: investimenti seri, puntare davvero sui giovani, restituire potere d’acquisto ai lavoratori e dignità ai pensionati. Solo così l’Italia riparte”. Queste le parole del segretario della Uil Toscana, Francesca Cantini, che domani sarà a Genova alla manifestazione nazionale indetta da Cgil, Cisl e Uil per il Primo Maggio.
“Credo che mai come in questa fase storica il lavoro debba tornare al centro del dibattito pubblico – aggiunge Cantini – Servono contrattazione: perché i contratti si rinnovano, su questo è inaccettabile la latitanza del governo e delle parti datoriali. Serve occupazione: dare un futuro ai lavoratori e non promesse da marinaio basate sul Jobs Act. Serve dare dignità alle pensioni e ai pensionati: non si può lavorare fino a 68 anni, è ingiusto e indegno per un paese civile”.
“Ormai abbiamo capito da tempo che questo governo considera il sindacato come un orpello inutile – conclude Cantini – Ebbene, questo i lavoratori italiani non se lo possono permettere. Mai come oggi è importante un sindacato che sappia difendere i posti di lavoro e tutelare i lavoratori”.