Turismo, strategie di rete in Confindustria Toscana Nord

Primo informale incontro fra la rappresentanza pistoiese e quella lucchese del turismo di espressione confindustriale. Si sono incontrate, dopo la tornata elettorale di pochi giorni fa, Paola Marucci (eletta nel consiglio generale di Confindustria Toscana Nord) e Sabrina Gilardi, rappresentante del gruppo turismo per i tre territori.
Molti gli aspetti emersi, nella comune condivisione dell’idea che il turismo sia un settore che necessita di professionalità, rappresentanza di alto livello, capacità di fare lobby. E se da una parte la Versilia sta tentando di qualificare la propria promozione, anche attingendo a fondi pubblici a sostegno di iniziative di ampio respiro e punta sul luxury, Pistoia e la Valdinievole mettono sul piatto una esperienza associativa importante e riconosciuta, ma al tempo stesso in una situazione generale e di comparto che vede alcune luci (Pistoia Capitale italiana della cultura 2017, l’interesse crescente per destinazioni di cosiddetto “turismo minore”) e molte ombre (la situazione delle Terme, la ritrazione del pubblico dal sistema di promozione turistica che non ha per adesso generato soluzioni alternative soddisfacenti).
L’idea progettuale emersa dall’incontro è quella di “miscelare” i diversi approcci, e di allargare la base associativa, forti anche di una serie di servizi che Confindustria Toscana Nord è in grado di porre a favore non soltanto del più tradizionale manifatturiero, ma anche dei servizi ed, appunto, del turismo. Si è convenuto che il servizio di relazioni industriali, la sicurezza e l’igiene nei luoghi di lavoro, la consulenza in materia di energia, la formazione, sono attività necessarie ad un turismo destinato a “cambiare pelle”; e che Confindustria nel suo complesso abbia gli strumenti per favorire la crescita dei suo soci.
Marucci e Gilardi hanno inoltre convenuto sulla necessità di scambiarsi best practices, anche nell’approccio con le amministrazioni locali; il turismo è fortemente legato al territorio, e le relazioni con le pubbliche amministrazioni sono fondamentali: “Se una di noi ha trovato una chiave di volta per dialogare con un comune, un ente, un organismo – si sono dette – può essere decisamente esperienza esportabile negli altri territori; i cui rappresentanti talvolta ci chiedono loro stessi di aiutarli a trovare soluzioni per sostenere un comparto che in questa parte di Toscana è fondamentale”.