
Ancora uno sciopero per i lavoratori della Snai. Domani (11 maggio) i dipendenti della sede di Porcari incroceranno le braccia per l’intera giornata per la difesa dei loro posti di lavoro e per poter discutere e condividere con l’azienda un piano industriale che dia certezze sui livelli occupazionali e sul futuro dell’azienda. A confermare la mobilitazione sono i sindacati.
“La decisione di Snai di fondersi con Cogemat – spiega Mauro Rossi di Fiom Cgil – rappresenta una scelta importante e strategica per poter competere, in Italia, nel mondo del gioco e delle scommesse online. Non è certamente questa scelta ad essere messa in discussione bensì il modello organizzativo che si ha in mente per gestire la nuova realtà, conseguente alla fusione. Siamo convinti che Snai possa farsi trovare pronta rispetto alle scommesse future se saprà valorizzare al meglio le risorse umane che l’hanno fatta crescere in questi anni, le loro competenze, le loro professionalità ed il loro sentirsi parte di una comunità”.
“Se l’azienda vorrà partire da questa impostazione troverà le lavoratrici, i lavoratori e le loro rappresentanze pronti a discutere e – prosegue Rossi – a collaborare, come hanno sempre dimostrato in questi anni, per affrontare nuove sfide, anche straordinarie”.
Altrimenti sarà battaglia, assicura la Fiom Cgil: “Se invece si vorrà scegliere la strada dei licenziamenti, magari camuffati da trasferimenti – prosegue Rossi -allora saremo costretti a fare di tutto per impedirli. Proporre il trasferimento, a Roma o a Milano, del personale prevalentemente femminile e con famiglia equivale ad inviare lettere di licenziamento. E sarebbe oltretutto immotivato, visto che per la tipologia di lavoro e le attuali tecnologie, il luogo fisico di lavoro è tutto sommato relativo. Noi auspichiamo che si riapra una possibilità di confronto e di discussione e che non si voglia procedere con atti unilaterali”.
E’ dello stesso avviso la Fim Cisl. “Le donne e gli uomini di Snai Lucca, nucleo portante dell’attività dello stabilimento di Porcari – si legge nel volantino del sindacato a sostegno dei lavoratori -, da diversi mesi chiedono certezze dalla loro azienda in attesa di soluzioni diverse dai trasferimenti. L’attenzione non è mai stata abbassata neppure davanti alla rottura di un tavolo sindacale per la proclamazione di uno sciopero di cui anche l’azienda era a conoscenza, ciò a dimostrazione dell’enorme coinvolgimento delle lavoratrici e lavoratori, che è lo specchio delle loro identità, a conferma della loro natura caparbia. Ci aspettiamo che la dimostrazione di coraggio e tenacia sia ripagata e insieme a loro ribadiamo il nostro no ai trasferimenti, sì alla ripresa del tavolo sindacale”.