
Valutazione d’impatto ambientale: la Creo srl si sottopone volontariamente alla verifica e, anzi, presenterà essa stessa la domanda alla Regione Toscana per l’impianto di decarbonizzazione idrotermale di Salanetti, a Capannori. L’ha deciso l’amministratore unico dell’azienda, Luca Gelli, che, per garantire maggiore trasparenza e tutela nei confronti delle istituzioni e dei cittadini, depositerà tutta la documentazione necessaria entro la fine di giugno. L’iter valutativo durerà al massimo 150 giorni.
“La nostra volontà – spiega Luca Gelli – è dimostrare, attraverso la produzione di tutto il materiale proprio del procedimento di Via (studio di impatto ambientale, progetto definitivo dell’impianto e sintesi non tecnica) e l’istruttoria prevista, che l’impianto di Salanetti non ha alcuna ricaduta negativa sull’ambiente. Abbiamo deciso di chiedere noi per primi la valutazione d’impatto ambientale e, quindi, di sottoporci volontariamente al processo di controllo, proprio perché sappiamo che la tecnologia che proponiamo per lo smaltimento e il recupero dei rifiuti organici è fra le migliori attualmente esistenti. E dato che ho letto una legittima preoccupazione da parte di alcune amministrazioni locali e dei comitati, ho deciso, a tutela di tutte le parti in gioco, indipendentemente da quello che poteva essere l’esito dell’istruttoria già in corso, di presentare io stesso, nelle prossime settimane, la domanda per la valutazione d’impatto ambientale”.
Tutto questo avverrà entro la fine di giugno e riguarderà sia l’impianto di Salanetti che quello di Piombino. I due impianti (con capacità annua di 60mila tonnellate di rifiuti, raddoppiabile nel caso di Piombino) sono i primi che Creo srl, attraverso un investimento complessivo di 35milioni di euro, vuole realizzare in Toscana, sfruttando la tecnologia brevettata in Spagna e sviluppata in Italia proprio da Creo insieme a Ingelia Italia. L’interesse per questo tipo di impianti si sta allargando a macchia d’olio e, al momento, Ingelia ha ricevuto numerose manifestazioni d’interesse e sono circa 20 le trattative aperte.
L’obiettivo della tecnologia di decarbonizzazione idrotermale è la chiusura in loco del ciclo dei rifiuti organici (esclusivamente umido da raccolta differenziata, potature e sfalci), attraverso la loro trasformazione, con solo otto ore di processo, in un prodotto che ha le caratteristiche di materia prima rinnovabile: la lignite, utilizzabile anche in sostituzione del pellet da legna, come materiale per l’industria e ammendante per l’agricoltura.
Tutto il materiale redatto da Creo srl, compresi i documenti riguardanti il percorso autorizzativo e tecnico dei primi due impianti, è disponibile sul sito dell’azienda www.creo-htc.it. Sul sito si potranno consultare anche i documenti relativi alla nuova istanza, mano a mano che saranno prodotti.
All’interno si trova anche una sezione dedicata alle Faq, con una trentina di risposte alle domande più frequenti che sono state sollevate in questi mesi. Inoltre, proprio per agire nella massima trasparenza e chiarezza, sia in home page che nelle altre sezioni del sito, è possibile scrivere e inviare domande a cui i responsabili di Creo risponderanno nel minor tempo possibile.