Snai, ‘congelati’ i trasferimenti: avanti con fusione

7 giugno 2016 | 12:14
Share0
Snai, ‘congelati’ i trasferimenti: avanti con fusione

Sarà completata entro la fine di settembre la procedura di fusione in Snai spa delle società Cogemat, Cogetech, Cogetech Gaming e Azzurro Gaming e per il momento è congelata ogni ipotesi di trasferimento di personale da Porcari a Roma o a Milano. La conferma è arrivata dai vertici Snai al tavolo nazionale la cui prima seduta si è svolta proprio questa mattina (7 giugno) a Roma. Una riunione interlocutoria in cui le questioni del personale non sono entrate che marginalmente, per ribadire che l’azienda è impegnata a salvaguardare i posti di lavoro e disponibile a trovare un accordo il più possibile condiviso. Ma su queste questioni, in una situazione molto delicata per Snai che dalla fusione con aziende che contano in tutto altri 224 dipendenti oltre ai 520 di Porcari, si entrerà nel merito nella prossima riunione aggiornata al 1 luglio.

Alla riunione hanno partecipato le rappresentanze sindacali, in particolare il segretario regionale della Fiom Cgil Massimo Braccini, delegato a coordinare per la sigla la trattativa con Snai, e Narcisa Pellegrini, responsabile provinciale della Fim Cisl che aveva richiesto lo stesso mandato, con l’obiettivo di mantenere un filo diretto con il territorio e i lavoratori di Porcari. Il confronto di stamani si è svolto in un clima disteso, anche perché quella di oggi è stata considerata una riunione preliminare e introduttiva alle questioni da dipanare prima che venga portata a definitivo compimento l’operazione della fusione che avverrà comunque entro e non oltre il prossimo 30 settembre. Data entro cui, giocoforza, dovranno essere affrontate tutte le altre questioni, prima fra tutte quella del personale. La procedura di fusione, nonostante la formalizzazione, non cambia al momento il quadro della vertenza. Rimane, infatti, la necessità della razionalizzazione delle spese dell’azienda nata dalla fusione e non è ancora detto che siano necessari trasferimenti dei lavoratori dello stabilimento di Porcari a Milano o Roma. Quello a cui punta l’azienda, invece, è la riunificazione di tutti i rapporti di lavoro con i dipendenti sotto un unico contratto collettivo nazionale, visto che al momento vengono applicati, a seconda delle figure, quello del terziario o quello dei metalmeccanici.