Cna con Del Carlo: “Bml resti lucchese”

10 giugno 2016 | 10:37
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Cna con Del Carlo: “Bml resti lucchese”

Il presidente della Cna di Lucca e membro della giunta della Camera di Commercio, Andrea Giannecchini, interviene nel dibattito sulla vendita delle quote della Banca del Monte di Lucca e sul rinnovo delle cariche all’interno della Fondazione e sostiene la posizione del presidente uscente Alberto Del Carlo che ha avvisato i successori e la presidenza della Fondazione Crl: “La banca non si vende”.

“Diamo il benvenuto – esordisce Giannecchini – al nuovo consiglio di indirizzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca e facciamo un augurio di buon lavoro a tutti i membri indicati in attesa della nomina del nuovo presidente. Una posizione forte e coraggiosa quella di Del Carlo che crediamo esprima una reale preoccupazione rispetto ai destini della Banca del Monte di Lucca, pezzo straordinario della storia della città di Lucca e di grande valore simbolico non solo dal punto di vista economico. Siamo una organizzazione di imprenditori e sappiamo come è cambiato il mondo e gli scenari su cui oggi si muovono le banche e siamo ben consapevoli su cosa si fondano i parametri patrimoniali e le economie di scala complessive. Ma credo che in casi come questo sia necessario fare valutazioni di ordine diverso, non subalterne solo a criteri economici e che non comportino inesorabili forme di rinuncia e mortificazione del patrimonio storico, culturale, economico e ideale di questa città. Avere una banca realmente del territorio è un valore straordinario per la miriade di imprese, soprattutto di piccole e piccolissime dimensioni, dove il rapporto diretto, la conoscenza e i valori dell’appartenenza rappresentano un elemento di valore aggiunto prezioso e direi indispensabile in questo frangente storico. Riteniamo che se vi è una possibilità, una strada da percorrere con ragionevolezza e necessaria prudenza, questa sia da ricercare e mettere in pratica per salvare la lucchesità dell’unico istituto di credito veramente territoriale rimasto. Se Bml può rimanere lucchese, trovando il giusto equilibrio tra necessità di natura economica, patrimoniale e efficienza dei servizi, siamo perché questo avvenga e invitiamo tutti gli attori istituzionali ad operare al massimo della loro capacità e autonomia affinché questo possa avvenire”.