Imposta pubblicità, Conflavoro invita al buonsenso

11 giugno 2016 | 07:35
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Imposta pubblicità, Conflavoro invita al buonsenso

Imposta comunale sulla pubblicità, Conflavoro Pmi invita al buon senso in vista dei controlli annunciati da Comune, affidati a Lucca Holding Servizi, a partire dall’1 luglio. “L’Icp – afferma il presidente di Conflavoro Pmi, Roberto Capobianco – è una delle tante imposte che gravano sulle piccole e medie imprese, chiamate ogni mese a ricordarsi date e scadenze, oltre che a sottostare a lunghe procedure burocratiche. Fra queste c’è certamente l’imposta comunale sulla pubblicità per cui esercizi commerciali, ma anche studi professionali, laboratori, artigiani e svariate altre categorie sono chiamate a contribuire alla fiscalità locale”.

“Un’imposta – spiega ancora Capobianco – che nessuna azienda ha intenzione di evadere. Quello che mi preme evidenziare, però, è che quando un’amministrazione si appresta ad effettuare controlli così approfonditi sul pagamento o meno di un’imposta dovrebbe sempre prevalere l’aspetto informativo su quello sanzionatorio. Non è colpendo economicamente un’impresa, che già fatica in un momento di crisi come quello attuale a far quadrare i conti, che si raggiunge l’obiettivo, che è poi comune ad amministrazione e aziende, di aumentare il bacino di contribuenti per arrivare a ridurre la pressione fiscale”.
Conflavoro Pmi, comunque, resta a disposizione di tutte le imprese associate per i servizi di consulenza e di assistenza anche per l’imposta comunale sulla pubblicità. Per informazioni telefono 0583.463618 o il sito internet completamente rinnovato all’indirizzo www.conflavoro.it.