Un protocollo sul sistema bancario: ok da sindacati e Regione

E’ stato firmato oggi (19 luglio) alla presidenza della Regione Toscana il protocollo sul sistema bancario. L’accordo prende le mosse da una sollecitazione delle organizzazioni sindacali, raccolto dal presidente Rossi a seguito del riprodursi di punti di crisi, occupazionale, di sistema, nel rapporto con i risparmiatori, con le relative ricadute sulla contrazione del credito verso il sistema economico locale.
Il protocollo prevede l’istituzionalizzazione di un confronto tra regione, sindacato, rappresentanze istituzionali del sistema bancario, con momenti specifici di approfondimento con le associazioni dei consumatori e con gli organi preposti al controllo della legalità.
Si rende permanente inoltre un tavolo di crisi sulle singole realtà in ristrutturazione, per contribuire ad accompagnare un processo che deve essere “non traumatico” e gestito con il consenso delle parti sociali.
Le parti chiedono inoltre al governo centrale di istituire una cabina di regia nazionale con tutti gli attori del sistema a partire dalle regioni e dalle rappresentanze dei lavoratori, come da tempo chiesto dal sindacato stesso.
“Ricordiamo – dicono i sindacati – che la fase attuale in Toscana, dove si sono persi oltre il 22 per cento degli addetti (7mila circa) dal 2008 e ben 12 miliardi di erogazione al sistema di impresa negli ultimi 4 anni, non è solo crisi e riorganizzazione dei grandi gruppi, ma anche crisi con esuberi, ricapitalizzazioni faticose, riduzione delle attività di molte “banche locali”. La Toscana insieme al Veneto può considerarsi come uno degli epicentri della crisi. Questa settimana sono attese le offerte vincolanti per l’acquisizione di Nuova Banca Etruria (1500 dipendenti in Toscana) e le altre 3 banche interessate al processo di rilancio dopo la liquidazione delle vecchie aziende dei mesi scorsi, ma tutto il sistema, da Popolare di Vicenza a Mps, da Banco Popolare alle Banche di credito cooperativo a Carige (tutti istituti con forte presenza nella nostra regione) è al centro di una vera e propria rivoluzione organizzativa. Storie diverse, ma un unico obiettivo per la rappresentanza dei lavoratori: preservare con ogni mezzo il patrimonio di professionalità, di lavoro e di presenza sul territorio di un credito più efficiente, che sappia ricostituire anche quel necessario rapporto fiduciario con i cittadini”.
Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana, evidenzia come “da anni la Cgil Toscana con il suo Focus economia racconta di raccolte e di impieghi in calo e di sofferenze in aumento, siamo sempre lì con l’aggravante del tempo. La crisi di imprese e famiglie e, in alcuni casi, una mala gestio che grida vendetta ci ha consegnato le pesanti difficoltà di oggi. Salutiamo con favore questo accordo che ci aiuterà a governare al meglio le difficoltà.
Secondo Daniele Quiriconi segretario generale della Fisac Cgil Toscana “si tratta di un accordo molto importante in una fase di straordinaria difficoltà del sistema bancario e di pesanti incertezze sul futuro dei lavoratori: nei limiti delle proprie competenze, infatti, si riafferma con forza, la volontà di un modello di relazioni e di governo dei processi che in Toscana vuole continuare ad essere condiviso. Ci auguriamo sia di esempio anche per altri livelli”.
“Da tempo – ha commentato l’assessore regionale Stefano Ciuoffo – stiamo seguendo con apprensione l’evoluzione delle varie situazioni di criticità che riguardano il settore: trasformazioni e processi di aggregazione in atto. E cerchiamo, insieme ai sindacati, di prefigurare gli scenari che potranno presentarsi a breve. Scopo di questo protocollo è creare una sorta di regia che consenta di non farci trovare impreparati dalle decisioni che potranno essere assunte dagli istituti di credito e provare a dar loro sostegno nei processi di aggregazione, con un’attenzione particolare alla salvaguardia dei posti di lavoro. Ovviamente orientando le politiche industriali verso la valorizzazione degli istituti ed il loro radicamento sul territorio, per non far mancare un sostegno fondamentale al sistema produttivo toscano”. “I margini operativi di tante banche – ha aggiunto Ciuoffo – sono messi in forte discussione. Dobbiamo attenderci una rimodulazione dei servizi che le banche offrono, ad un progressivo ricollocamento del personale e anche una riduzione degli stessi. Insieme ai sindacati proviamo ad accompagnare questo processo in modo che non si verifichino traumi e dissesti inattesi”.
Il protocollo prevede la possibilità di adesione successiva al tavolo-laboratorio anche da parte dei soggetti di rappresentanza istituzionale (Anci, Unioncamere), delle Associazioni di rappresentanza delle imprese del settore (Abi, Federazione delle Bcc), della Banca d’Italia e di tutte le articolazioni della rappresentanza sociale. Previste apposite sessioni alle quali potranno partecipare le associazioni dei consumatori, così come momenti di analisi di situazioni relative al tema della legalità con particolare riferimento al riciclaggio, attraverso il coinvolgimento di soggetti istituzionali competenti in materia.