Camere Commercio, cresce la preoccupazione dei lavoratori

Una situazione molto simile a quella che si è già verificata con la riforma delle Province. Ma con numeri diversi. E’ quella delle Camere di Commercio che attendono il decreto legislativo previsto per il prossimo 4 agosto che ne determinerà il futuro. Accorpamenti, organici, esuberi e quant’altro. E’ per questo che oggi (29 luglio) i lavoratori lucchesi, così come in tutta Italia, si sono riuniti in assemblea con i sindacati della Funzione Pubblica per analizzare la situazione e condividere le preoccupazioni.
Tante le iniziative in programma di qui al prossimo giovedì, con il momento clou previsto per mercoledì prossimo (3 agosto), dalle 15 alle 17, assieme ai colleghi delle ex Province, con un presidio regionale che si svolgerà a Firenze davanti alla sede della Prefettura, in via Cavour.
“Ma non è solo questo quello che hanno previsto i lavoratori – spiega Giovanna Lo Zopone, segretaria provinciale della Funzione Pubblica della Cgil – Ora vogliono farsi sentire sia all’interno della Camera di Commercio, coinvolgendo il Consiglio affinché si muova politicamente per evitare ricadute pesanti sulla sede lucchese e sull’occupazione, sia all’esterno, in particolare con le imprese che sono le principali assistite dall’ente di Corte Campana”. Non è esclusa una petizione on line, cui far aderire privati e aziende, per chiedere che su Lucca non si abbatta la scure dei tagli.
I dipendenti, insomma, 65 nella sede di Lucca, non vogliono che le decisioni piovano dall’alto e all’improvviso anche perché, spiega ancora Lo Zopone “durante i lavori preparatori si è parlato di un taglio imediato del 15 per cento dei dipendenti con una mobilità all’80 per cento dello stipendio sul tabellare, che in busta paga diventa ben di più. E se nell’arco di due anni non si trova una nuova occupazione rischiano di ritrovarsi senza lavoro”.
Insomma, una situazione complicata e incerta proprio perché dalla parte politica non sono arrivate ancora indicazioni certe, salvo il taglio dei diritti camerali che, in analogia con i tagli per le Province, rischia di mettere in ginocchio gli enti camerali di tutta Italia.
Anche i segretari generali toscani di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Dalida Angelini, Riccardo Cerza e Francesca Cantini, hanno espresso sostegno alla mobilitazione di oggi e preoccupazione per l’attacco in atto all’occupazione e ai servizi pubblici. Ai lavori è intervenuta anche l’assessore regionale Federica Fratoni, che ha portato il saluto del presidente Rossi e il consigliere regionale di Si, Tommaso Fattori. “Ci batteremo contro questo provvedimento scellerato – hanno detto i rappresentanti sindacali – che è perfino peggiore di quello uscito e poi subito ritirato a febbraio scorso. Questa non è una riforma che migliora il servizio, ma solo un taglio di posti di lavoro che avvia lo smantellamento del sistema camerale e apre alla privatizzazione di servizi essenziali per l’economia del territorio”.